Da tre settimane a questa parte l’imprenditore di Piazza Armerina, Concetto Mantellina, 38 anni, non fa altro che entrare ed uscire dal carcere di Enna. Lo scorso 23 febbraio si era costituito, su consiglio del suo difensore Sinuhe Curcuraci, ai carabinieri della compagnia di Piazza Armerina perché ricercato nell’operazione “Ragnatela”, condotta dalla Procura della Repubblica e dai carabinieri di Caltagirone, che non lo avevano trovato a casa in quanto lo ritengono responsabile di essere coinvolto nel vasto giro di droga esistente nella zona di Caltagirone con qualche puntata nella zona di Piazza Armerina. Subito dopo la sua costituzione il Gip gli aveva concesso gli arresti domiciliari, accogliendo l’istanza del suo avvocato, Sinuhe Curcuraci, quindi il tribunale del Riesame aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e lo aveva scarcerato totalmente. Il Pm della Procura di Caltagirone, dopo qualche giorno, aveva emanato un’altra ordinanza di custodia cautelare, che però non è stato convalidato dal Gip Salvatore Aquilino, per cui è stato rilasciato per la seconda volta. I suoi due difensori, gli avvocati Sinuhe Curcuraci e Luca Di Salvo, lo hanno assistito durante la sua costituzione, sostenendo la tesi, condivisa dal Gip, che non sussisterebbero elementi tali da giustificare l’arresto. “Siamo soddisfatti di questa seconda scarcerazione – hanno dichiarato i due difensori – anche se c’è un certo rammarico perché il nostro cliente è stato arrestato due volte per un fatto che non costituisce reato e perché ha perso diverse giornate lavorative e occasioni di lavoro. Concetto Mantellina è un incensurato, non ha alcun carico pendente e non ha mai avuto problemi con la giustizia”.