Udc Enna tenta di ricompattarsi

È stato un incontro costruttivo capace, soprattutto, di mettere in chiaro diversi aspetti interni al partito. È con questi presupposti che si è svolto, venerdì sera, una riunione tra i dirigenti provinciali dell’Udc alla presenza del commissario, on. Giuseppe Drago, che ha avuto modo di ascoltare tutti. Ma un aspetto su tutti è emerso, pur essendoci posizioni diverse c’è la volontà di ricompattarsi in vista delle prossime amministrative che porteranno al voto Enna, Valguarnera e Pietraperzia. E proprio il capoluogo è considerato come una “vetrina” motivo per il quale si cerca l’unità e per cui Drago nominerà a breve per Enna tre commissari: “Sarà un coordinamento che dovrà mettersi subito al lavoro per metter su programmi e liste e confrontarsi con tutti”. Ma c’è di più perché Drago nominerà altri tre vice commissari che gli staranno vicino almeno fino alla data del congresso. Sulla valutazione dell’incontro di venerdì Drago ha detto: “È stato molto positivo, ho trovato un gruppo dirigente che ha voglia di fare politica insieme, un gruppo dirigente che si farà carico di tornare insieme e trovare un programma di sviluppo”. Da Drago anche un pensiero per la colazione di centrodestra alla Provincia “dove mi sembra che viva momenti di grande confusione legati probabilmente alle condizioni interne ai partiti”; sulla posizione dell’Udc Drago è altrettanto esplicito quando dice che “vogliamo essere leali agli elettori, proporremo a Monaco un’agenda di lavoro che contiene le priorità rispetto alle quali valuteremo il da farsi”. Dalla riunione è anche emersa l’idea di una candidatura a sindaco da proporre a tutti i partiti, al di là degli schieramenti, perché per essere credibili l’eventuale candidato Udc deve essere proposto a tutti, così come credibili dovranno essere le liste dei candidati a consigliere. Chiari e decisi gli interventi dei consiglieri provinciali e comunali che non si sono risparmiati nel confronto, alcuni hanno ribadito ancora una volta la loro posizione all’interno delle amministrazioni, ma tutti sono certi nel dire che si devono sfruttare le elezioni per unire un partito che, hanno ammesso tutti, è spaccato, una spaccatura che se continua ad esserci dà poca credibilità all’esterno; non è mancato poi il dissenso per l’assenza del partito nella vicenda ennese. Se sarà pace effettiva o pace armata si vedrà nei prossimi giorni certo è che da Drago è partita la chiara volontà di voler vedere tutta l’Udc unita alle prossime elezioni tenendo in considerazione, inoltre, che anche gli altri partiti sono alle prese con emorragie interne.
William Savoca