Consiglieri PD Enna interpellano Presidente Monaco su progetto “Giovani protagonisti di sé e del territorio”

I Consiglieri Provinciali del Partito Democratico Mario Alloro, Mimmo Bannò, Paolo Buscemi, Pippo Castoro, Franco Costanza, Ninì Musumeci e Salvo Notararrigo. Premettono nell’interpellanza che con avviso pubblicato nella GURS del 15/02/09 n. 7, la Regione Siciliana aveva indetto un bando per la presentazione di proposte progettuali per l’attuazione dell’accordo di programma quadro “Giovani protagonisti di sé e del territorio”; – detto avviso, indicava in modo preciso, le linee per la presentazione delle azioni individuate “nella promozione del protagonismo sociale e la relazionalità dei giovani per favorire l’inserimento sociale e prevenire così i possibili rischi di disagio e devianza, attraverso azioni volte a stimolare lo sviluppo della loro personalità ad agevolare la partecipazione attiva alla comunità locale offrendo loro iniziative di aggregazione, di scambio culturale, di prevenzione, di formazione e di informazione nella fase di transizione alla vita adulta ed indipendente.
Nel caso di amministrazioni Pubbliche, prima della presentazione della proposta progettuale, il soggetto proponente doveva selezionare, previo avviso pubblico, i partner privati con i quali costituire un raggruppamento di enti associati in partneship (REAP); l’avviso pubblico doveva tendere a selezionare enti privati con esperienza nei settori d’intervento sui minori, adolescenti e giovani, individuando criteri oggettivi e trasparenti per la valutazioni di tali competenze, nel rispetto delle norme sancite dal Dlgs. 163/2006, così come tassativamente previsto dall’art. 4 comma 3 dello stesso decreto, il quale recita: “Le regioni nel rispetto dell’art. 117, comma 2 della costituzione non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice. Oltremodo in considerazione del rilevante importo dell’appalto sopra la soglia comunitaria.
Ccon delibera n. 50 del 01/04/2009 la G.P. approvò lo schema dell’avviso pubblico per la selezione del partenariato privato, rimandando ad un successivo atto del Presidente della provincia la nomina del nucleo di valutazione; l’avviso approvato, prevedeva che le organizzazioni oltre ad avere sede operativa in provincia di Enna, dovessero avere tra gli scopi statutari e tra le esperienze maturate la progettazione, realizzazione e la gestione di attività e servizi rientranti in una o più azioni previste dall’APQ, ossia:
– promozione delle creatività giovanili,
– promozione di stili di vita sani e modelli positivi di comportamento, educare alla legalità,
– promozione stili di vita sani e modelli positivi di comportamento “salute e benessere, la vita mi appartiene;
– Sostegno alle relazioni familiari intergenerazionali.

L’avviso riportava poi i seguenti criteri di valutazione:
– gestione progetti comunitari complessi, da 1 a 10
– esperienza di progettazione, da 1 a 10
– esperienza nelle attività di valutazione dei progetti, da 1 a 10
– certificato di qualità, 5
– rapporti con EE.LL. territoriali, da 1 a 10
– Esperienza in progetti integrati in un ottica di genere, da 1 a 5
– Esperienze maturate e attività nell’ambito delle azioni individuate nell’avviso da 1 a 10.

A seguito di ciò viene chiesto al Presidente della Provincia:
• Sulla legittimità della delibera n. 50 del 01/04/2009 con la quale la G.P approvò lo schema dell’avviso pubblico per la selezione del partenariato privato, rimandando ad un successivo atto del Presidente della Provincia la nomina del nucleo di valutazione, atteso che la nomina della commissione di gara è atto squisitamente gestionale e quindi di competenza dirigenziale ai sensi dell’art 51 della legge 142/90 e successive modificazioni, peraltro richiamata nello statuto dell’Ente.
• Per conoscere secondo quale logica l’esperienza diretta nelle azioni individuate nell’avviso, è stata valutata solo per un massimo di 10 punti su 100, rispetto ad altri criteri che nulla avevano a che vedere con i contenuti delle azioni;
• Per conoscere se il nucleo di valutazione si sia dato, prima dell’inizio delle operazioni di valutazione dei criteri oggettivi, riscontrabili nei verbali di gara, sulla valutazione delle esperienze, o se invece la selezione si è basata su criteri discrezionali, senza comparazione dei curricula dei partecipanti;
• Per quali motivi i componenti del Nucleo di valutazione sono stati individuati tra soggetti esterni, dal momento in cui l’Ente all’interno possiede funzionari con competenze specifiche sulla gestione dei servizi sociali e ricreativi.
• Per quali motivi nella seduta del 6 maggio il nucleo ha deliberato in presenza di “collegio imperfetto” per la mancanza di un componente, il dott. Faraci, ponendo così a rischio nullità l’intero procedimento;
• Per quali motivi, il nucleo, in difformità all’avviso approvato dalla Giunta Provinciale, abbia deciso autonomamente di selezionare prioritariamente un Ente privato perché lo stesso procedesse alla progettazione ed alla rendicontazione dell’intervento;
• Per quali motivi, il Nucleo, nella seconda fase di individuazione, relativamente all’azione 3), abbia selezionato la coop Medicoop, come partner costituito dopo il 1 gennaio 2004 e non la cooperativa A.S.M.I.D.A., che non solo aveva ottenuto un punteggio più alto, ma che addirittura scompare dall’elenco degli Enti ammessi a selezione.
• Per quali motivi, ed in base a quale normativa è stata ritenuta valida la certificazione dei servizi prestati senza alcuna dichiarazione in calce in forma di autocertificazione, si cita in proposito l’ esempio della coop. Medicoop che dichiara di avere gestito una casa di riposo senza individuarne il nome, la sede né il titolo di gestione, ed ancora la gestione di un centro Gravi, senza indicazione della tipologia né del relativo titolo di gestione.
• Per conoscere se, prima della stipula definitiva dell’ATS, l’Amministrazione ha debitamente controllato le dichiarazioni rese ai sensi dell’art. 38 del D.lgs 163/06, allegate alla richiesta di finanziamento, relativamente al possesso del certificato di regolarità contributiva DURC.