Settimana Santa ad Enna

C’è tanta attesa per questa Settimana Santa che incomincia con la Domenica delle Palme, dopo l’annullamento, lo scorso anno, della processione del Venerdì Santo, la cerimonia religiosa più sentita dal punto di vista religioso dalla collettività ennese assieme alla processione della Patrona, Marisa Santissima delle Visitazione. La pioggia lo scorso anno annullò la processione e creò una serie di polemiche in tutti gli ambienti con innocentisti e colpevolisti, i cui effetti negativi si registrano anche in questo periodo, a distanza di un anno. Questo sta a dimostrare che l’evento “Settimana Santa” a Enna è molto sentito e prevede a monte servizi prioritari utili alla buona riuscita dell’intera manifestazione religiosa che si svolge da Domenica delle Palme sino alla Domenica in Albis o “Spartenza”. Il Collegio dei Rettori delle Confraternite ha predisposto il progetto del 2010 “ Settimana Santa a Enna “Fede nella Tradizione” con il marchio, elaborato lo scorso anno “il sole di spine”, i due elementi che compongono il logo sono: la Spina Santa (croce di spine) ed il sole, simbolo legato alla figura di Dio. La realizzazione del progetto presuppone il coinvolgimento degli Enti territoriali naturalmente preposti alla amministrazione della cosa pubblica (Provincia, Comune) affinchè, nell’ambito delle proprie competenze, contribuiscano alla riuscita della manifestazione stante la rilevanza ultracomunale e la presenza di un numero rilevante di turisti italiani e stranieri. Il percorso delle manifestazioni, ma soprattutto quella del Venerdì Santo, sarà dotato di servizi igienici appropriati di tipo mobile all’uopo dislocati nei vari punti strategici della città. Considerata la particolarità della processione del Venerdì Santo, quasi tutto il percorso sarà illuminato con fiaccole alimentate da cera liquida. Durante la Settimana Santa le Chiese, sedi delle confraternite, imarranno aperte per renderle fruibili ai visitatori; all’interno delle stesse vanno allestite esposizioni artistiche di reperti, suppellettili ed oggetti sacri in possesso di ogni singola Confraternita. Ogni congrega cura l’arredo di tali esposizioni con addobbi adeguati, piante e fiori. Quest’anno i negozianti che si trovano lungo il percorso della processione, da Domenica delle Palme a Domenica in Albis, esporranno gli abiti sacri fornite dalle singole confraternite Il Collegio dei Rettori delle confraternite è l’Ente organizzatore delle funzioni religiose, che coinvolgono le confraternite durante l’anno solare e in particolare durante la Settimana Santa. Si tratta di attività religiose che hanno lo scopo di celebrare e trasmettere riti di notevole suggestione, non solamente per i cattolici ma anche per tutta la popolazione interessata allo studio degli usi e dei costumi delle genti, come riprova il notevole interesse dimostrato dall’afflusso di visitatori stranieri ed italiani che si verifica ogni anno durante la Settimana Santa. Anche quest’anno si sta proponendo di organizzare in una cornice di suggestività e profonda religiosità i riti che si svolgono, ormai da secoli. “L’obiettivo che intende perseguire il Collegio dei rettori – dichiara Ferdinando Scillia, presidente del collegio – è quello di imprimere alle varie manifestazioni un indirizzo comune ed armonico, come momenti successivi di una stessa celebrazione, consentendo così il ripetersi della storia e degli eventi che sono fondamento della religione cattolica. Collateralmente occorre affiancare, ai riti sacri in genere, manifestazioni, attività, iniziative culturali che valorizzino la città e il territorio provinciale, custode anch’esso di tradizioni religiose, storico culturali. Inoltre, occorre, altresì, promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e monumentale del territorio, perchè esso diventi di forte richiamo turistico. Bisogna legare l’evento storico, tradizionale e religioso agli agganci più moderni e attuali della società”. La Settimana Santa, senza considerare la Storia della città e i fatti che hanno determinato secoli di tradizioni, può sembrare semplice, specie se ci si limitasse solamente all’elemento folcloristico. Infatti, non si può ignorare il ruolo delle Confraternite, che vantano origini antichissime e una tradizione notevole. Da quest’anno e per il futuro l’obiettivo primario che il Collegio dei Rettori perseguirà é quello di dare rilievo, soprattutto, all’aspetto religioso, elemento fondante di tutti i riti della Settimana Santa che rimane una grande manifestazione di fede testimoniata dal ripetersi della storia dei grandi eventi che stanno alla base della Cristianità. C’è anche un certo movimento turistico nel capoluogo ennese in questo periodo perchè sono tanti i turisti italiani e stranieri che seguono le varie fasi della Settimana Santa, ma soprattutto la processione del Venerdì Santo, la Resurrezione o “a paci”, la Domenica in Albis o la “Spartenza”, che sono gli avvenimenti religiosi più ricchi di suggestività, che il popolo ennese segue con grande amore ed attenzione perché rappresenta l’amore per il Cristo, la tradizione nella sua eccezione più sentita, che fanno della Settimana Santa Ennese, una delle manifestazioni religiose più importanti conosciute della Sicilia.

Tradizione, culto, religiosità e storia: sono questi gli elementi che rendono speciali le quindici confraternite ennesi, ognuna delle quali contribuisce in modo particolare alla Settimana Santa. Ed è da loro che parte un segnale forte rivolto a chi, anch’esso da protagonista, assiste in silenzio al passare degli incappucciati. A reggere le confraternite i rettori, quindici confrati impegnati nella guida delle rispettive confraternite.
Ma cosa pensano i rettori della Settimana Santa? Quali sensazioni, secondo loro, questo evento trasmette all’esterno? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro ed il quadro che ne è uscito non lascia spazio ad interpretazioni, perché la Settimana Santa è innanzitutto un momento di fede.
“Senza dubbio è il momento clou per tutte le confraternite”, spiega Massimo Caceci rettore della Santissima Passione, secondo il quale “in questo periodo si respira un’atmosfera particolare, caratterizzata dalla compostezza e dal silenzio di chi assiste”. Per Caceci, dopo i fatti dello scorso anno, “è aumentata la voglia dei fedeli e per questo motivo sarà una Settimana Santa speciale”.
C’è una confraternita che in questi riti assume un ruolo fondamentale, l’Addolorata che con il simulacro della Vergine Santa intenerisce i cuori e gli animi dei fedeli. Per il suo rettore Umberto Tornabene la Settimana Santa ha “valori cristiani che la tradizione tramanda da secoli. Ha degli elementi che la rendono unica nel suo genere” spiega Tornabene, che sottolinea: “L’assenza di qualche contributo dà per scontata l’assenza di qualche servizio, ma bisogna scindere l’aspetto religioso, che non avrà alcun mutamento, e quello legato alle iniziative collaterali di cui ne dovremo fare a meno, ma il valore della Settimana Santa resta immutato”.
Ma i riti per alcune confraternite non durano una settimana appena, c’è chi, come il Collegio del Santissimo Salvatore, inizia a prepararsi qualche settimana prima e continua anche dopo la Pasqua con nel mezzo la processione del Venerdì Santo con l’Urna del Cristo Morto: “Ogni nostro confrate inizia ad essere parte attiva alla Settimana Santa già con la fase di preparazione alla Quaresima – ricorda il rettore Gaetano Di Venti – ed è un crescendo di impegni che sfociano nella domenica in Albis”. Di Venti sottolinea inoltre come non sia solo il confrate parte attiva, ma “è tutta la famiglia che si trova ad essere coinvolta”; questi momenti di tradizione – continua il rettore del Ss. Salvatore – legati alla testimonianza che nei secoli è stata tramandata, colpiscono anche i più ignari, di questo evento se ne parla in tutto il mondo e ciò significa che ciò che si è fatto è servito”.
“Il culto religioso è essenziale e negli anni è stato divulgato con maggiore vigore”, ha spiegato il rettore di Maria Santissima di Valverde, Mario Cascio, che aggiunge: “Come confrati ci interessa notevolmente l’aspetto religioso, ma riconosciamo che a livello turistico negli anni l’interesse è cresciuto, forse anche per la peculiarità di questa nostra Settimana Santa”. Da una confraternita mariana ad un’altra di devozione mariana come la confraternita Maria Santissima della Visitazione guidata da Mimmo Valvo: “Con spirito cristiano sentiamo che si tratta di un atto di fede, questa è una manifestazione di tutta la città. Spero – aggiunge Valvo – che possa essere una Settimana Santa particolare e che possa essere di fratellanza e serenità così com’è nello spirito delle confraternite ennesi”.
Tutte le confraternite sono importanti all’interno dei riti pasquali perché ognuna di essa contribuisce in un modo particolare alla buona riuscita dell’evento. Tra queste la confraternita del Ss. Crocifisso di Pergusa coinvolta nella rappresentazione vivente della Passione e Morte di Gesù il mercoledì Santo: “Per noi questo è il punto cardine delle nostre manifestazioni, siamo giunti al 29° anno, con questa rappresentazione – spiega il rettore Santo Maddalena – contribuiamo alla realizzazione di un appuntamento della Settimana Santa”, conclude il rettore della confraternita del Ss. Crocifisso, l’ultima ad essere nata ad Enna ad inizio anni ’70.
Ma la Settimana Santa non è solo la processione del Venerdì Santo, ma va ben oltre come dice Paolo Vicari, rettore della Confraternita Maria Ss. delle Grazie: “Trasmettiamo religiosità e fede, valori importanti per la chiesa perché al di là della processione è un momento di riflessione per noi confrati, ma anche per la comunità cristiana ennese e per chi ci osserva dall’esterno”.