Lotta alla brucellosi ad Enna e Messina

La guerra alla brucellosi, la malattia che sta depauperando la zootecnia siciliana, ha effettuato, ieri mattina, nella sala della giunta provinciale, su iniziativa dell’assessore provinciale all’agricoltura, Dario Cardaci, una seconda tappa importante perché alla presenza di grandi esperti del settore si è sviluppato un incontro tecnico-operativo per la definizione del “piano straordinario per la eradicazione della brucellosi dagli allevamenti ovicaprini. L’assessore Cardaci, collaborato da Andrea Scotto, è riuscito a riunire ancora una volta, attorno ad un tavolo, oltre a tutti i rappresentanti di categoria, il professor Vincenso Caporale, direttore dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Teramo; il dottor Ugo Cantucci, direttore del Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria del ministero, il dottor Pietro Schembri, dirigente del servizio IX dell’assessorato regionale alla Sanità, il dottor Caracappa, direttore dell’Istituto Zooprofilattivo di Palermo, il dottor Ireneo Sferrazza, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Enna, che è stata la “longa manus” dell’operatività in questa lotta alla brucellosi per cercare con un servizio attento e continuo di concretizzare gli interventi necessari alla risoluzione della problematica sanitaria che interessa centinaia di allevatori siciliani. Il tavolo tecnico-operativo allestito aveva anche il compito di verificare le risultanze dell’attività di monitoraggio effettuata dall’ASP di Enna relativa alla situazione sanitaria degli allevamenti ovicaprini presenti non solo in territorio provinciale, ma anche nella vicina provincia di Messina. Il “Piano straordinario” allestito per la eradicazione della brucellosi sta incominciando a dare i suoi frutti, si parla di una diminuizione del 30 per cento, che è risultato eccezionale a significare che il gruppo di veterinari, coordinati da Ireneo Sferrazza dell’Asp di Enna, sta dando frutti grandemente positivi. D’altra parte i rappresentanti di categoria presenti dalla Cia, alla Coldiretti, dalla Confagricoltura alla Copagri, dall’Eurocoltivatori, al Commissario degli Allevatori di Sicilia, all’Unione Allevatori di Sicilia, hanno apprezzato il lavoro che si sta facendo, attraverso l’assessorato provinciale all’agricoltura, l’unico che stia dando risultati altamente positivi. Fiducioso l’assessore Cardaci e sicuro che la strada che si sta intraprendendo è quella giusta. “Si incominciano ad intravedere delle positività, i focolai attivi si sono ridotti sensibilmente – ha dichiarato Dario Cardaci – Questa riunione è stata organizzata proprio per effettuare una verifica di quello che si è fatto e nel contempo chiedere al Ministero competente e all’assessorato regionale alla Sanità di avere una proroga di altri sei mesi per continuare gli interventi che sono importanti per eradicare questa malattia, pericolosa e debilitante per la nostra zootecnia”. Il professo Carnevale era abbastanza soddisfatto di quanto si sta facendo nelle province di Enna e Messina. “Avevamo iniziato un percorso in una direzione decisamente positiva – ha dichiarato il professor Carnevale – Se si riesce con i tanti sacrifici dei veterinari e degli allevatori a continuare su questa strada significa che esistono possibilità concrete di abbattere questa malattia”.