Aidone: il disastro delle strade provinciali

Si è riunito in una adunanza aperta e allargata a membri della Provincia Regionale, mercoledì 7 aprile il Consiglio Comunale di Aidone, per fare il punto sulla precaria situazione della rete stradale provinciale e sulla esclusione della stessa dagli 8 progetti finanziati con il Piano operativo Fesr 2007/2013 e dai successivi 32, elencati nel comunicato stampa del 23 marzo scorso e ripresi dagli organi di informazione. Gli invitati del Presidente Giuseppe Di Franco erano il Presidente e il Vicepresidente della Provincia, il Prefetto, gli Assessori all’Agricoltura, alle Risorse Finanziarie, alla Tutela ambientale e al Turismo, il Dirigente dell’Area Infrastrutture e Strade, il Presidente del Consorzio di Bonifica 6, l’Ispettorato provinciale per l’Agricoltura oltre a tutti i rappresentanti locali dell’associazionismo, dei partiti e dei sindacati
Gli unici ospiti della Provincia che hanno avuto la cortesia di presiedere all’adunanza sono stati l’Assessore al Turismo, il consigliere Salvatore Miroddi ed il tecnico geometra Edmondo Baviera.
Se fosse stato necessario, abbiamo avuto la conferma della lontananza siderale della Provincia Regionale dal nostro territorio, considerato quasi una fastidiosa periferia, infatti la notizia delle strade finanziate i nostri amministratori l’hanno appresa dall’articolo di un quotidiano regionale!
Abbiamo diverse colpe prima fra tutte quella di avere un territorio troppo esteso (210 km2) per un comune così piccolo (una popolazione sulla carta di poco più di 5000 ab.), e quindi di nessuna influenza: 140 km di strade provinciali che attraversano in nostro territorio e che allo stato dell’arte sono tutte, tranne una (!) dichiarate intransitabili; dichiarate, ma mai effettivamente chiuse e pertanto con grande difficoltà percorse ogni giorno dagli agricoltori e da chi si sposta per pendolarità.
La seconda colpa che ci è stata imputata, e che ora si rimproverano reciprocamente la nuova e la vecchia amministrazione comunale, è quella di non essere stati vigili e insistenti nei confronti della Provincia, o meglio di avere riposto troppo fiducia nelle promesse e nelle assicurazioni volta per volta palesati dai presidenti della Provincia e dai vari Assessori (vedi gli interventi per 5 milioni che l’allora sindaco Curia dava per scontati), fiducia che è ci stata chiesta ancora una volta dal momento che, dal geometra Baviera, è stato affermato che Aidone farà la parte del leone nella seconda tranche della prima annualità, se, quando e nei termini in cui sarà finanziata.
Alla fine abbiamo scoperto che per mettere in sicurezza le nostre strade provinciali non basterebbe una finanziaria della Provincia e quindi… è preferibile non farne niente! Scontiamo decenni di abbandono in cui non è stata fatta nessun tipo di manutenzione ordinaria, né straordinaria se non qualche rattoppo. Ci chiediamo in tutti questi anni quali siano state le priorità d’Ente Povincia, visto che le strade non ne hanno fatto parte!
Se a tutto ciò aggiungiamo che le strade statali, in primis la 288, e quelle vicinali comunali sono in condizioni penose, anch’esse in stato di totale abbandono, ci rendiamo conto che i nostri amministratori, a qualunque livello (regionale, provinciale e comunale) non hanno il senso del ridicolo quando fanno dichiarazioni eclatanti sui progetti di sviluppo turistico legati alla ricchezza ambientale e monumentale del nostro territorio e ai, ormai famigerati, rientri dei preziosi reperti dall’America…..
Questa non ne è che l’ultima dimostrazione in ordine di tempo.

Franca Ciantia