Enna. VII giorno di lavoro degli scultori al Belvedere

Enna. I dieci artisti, del I° Simposio Internazionale di scultura in pietra, avanzano celermente nel loro lavoro. Sono giunti al settimo giorno di lavoro, oggi sono stati osservarti:

Franco Daga
La sua opera respira l’aria mitologica e quella storica degli avvenimenti medievali. L’uomo è come una conchiglia, e la donna è come una perla. Non vi è parità tra una conchiglia e una perla.
Ma una conchiglia senza la sua perla non ha alcun valore. E una perla non può esistere senza la sua conchiglia. E da quella conchiglia una donna quale simbiosi della personificazione della Trinacria.
Il simbolo della Trinacria, se perdette il suo originario valore solare, ne acquistò uno sacrale in Sicilia, dato il suo valore apotropaico, che lo trasformò in una sorta di talismano.
Questa figura scandisce i ritmi della vita socio -culturale del regno di Federico II e ne determina la scissione dei due poteri:quello temporale e quello monarchico. La scomunica dell’imperatore e il dubbio che assale ogni uomo qui rappresentato dal falco animale-uomo che da una parte con i suoi artigli dimostra la sua forza ma dall’altra alcuni tentacoli lo indeboliscono. Inizio o fine di un potere o solo di un amore?
In ogni fine c’è un inizio. Franco Daga così esprime il dubbio di un grande re: un amore può vivere di foglie gialle perse tra i viali del tramonto? Mi conduce a te la mia anima di rapace mentre tu donna hai sciolto i capelli e sono per me come tentacoli che odorano peròp di erba e di terra. Penetro i tuoi segreti. I tuoi segreti che sono anche miei. Il falco e la donna intrecceranno i loro voli nel vento della luna”.

Myrodias Antonis
L’opera del greco Myrodias ci trasporta nelle acque più profonde là dove il mare si fonde con il cielo. E pur nella loro diversità due vele si ritrovano, vengono unite così come tradizioni e culture diverse vennero condivise perfettamente in armonia durante il regno di Federico II . Simbolo di libertà,infatti,le vele si librano nel tenue vento che sembra soffiare fiati sonori e un dolce scambio di echi lontani ricordano quella strada percorsa da tante genti e che per la nostra isola fu fonte di comunicazione e scambi. La forza della vela risiede nelle intense emozioni che si provano, come l’affiatamento di un gruppo di persone che, nonostante gli spazi ridotti della barca, sente il bisogno di condividere le sensazioni uniche trasmesse dall’immensità del mare, dal calore del sole, dai colori di scogli e insenature. La geometria dell’opera evidenzia il carattere deciso dell’imperatore ma viene addolcita dalle veli che sembrano comunicare tra di esse per decidere la rotta,insieme percorrendo la stessa strada e rendendo agevole il lungo viaggio.

Luisa Gardali