Santi Di Fede, area Bersani PD, tra i candidati a Sindaco di Valguarnera

E’ Santi Di Fede il candidato di un’altra lista civica che nasce a Valguarnera. Ed è la quarta in ordine di tempo. “La mia candidatura – afferma attraverso – non nasce nei corridoi della politica, ma viene individuata attraverso una concreta voglia di cambiare il volto della cittadina.” Così Santi Di Fede, agronomo, esperto in politiche comunitarie, scioglie la riserva sulla proposta a candidarsi a sindaco. Un colpo di scena, nella segreteria locale del Pd, dopo le recenti polemiche sul consigliere provinciale Giuseppe Castoro, ritiratosi dall’arena dei consensi. Di Fede, 44 anni, è a capo di una colazione civica di cui fa parte il partito democratico di Bersani e un gruppo nutrito di rappresentanti della società civile, oltre il movimento “Rinascita di Valguarnera”. Il candidato nasce a Valguarnera, ma studia a Catania, dove consegue la laurea in Agraria. Un legame fortissimo con il suo paese natale lo porta da sempre a scommettersi per portare avanti idee e progetti che abbiano a cuore lo sviluppo e il benessere dei suoi concittadini. Tanto da essere tra i promotori e gli ideatori di questo nuovo percorso politico. Di Fede, da sempre simpatizzante del partito Democratico, avvia ufficialmente la sua prima campagna elettorale, affermando: ”Credo che in questo momento ci sia bisogno un forte cambiamento nella gestione della politica dell’ente locale, attraverso nuove opportunità per fare divenire la cittadina più dinamica e più moderna. Mi muoverò a 360 gradi, curandomi delle problematiche legate al lavoro sfruttando soprattutto le occasioni offerte dall’Unione Europea. Non trascurerò i bisogni e le esigenze dei giovani e della terza età, anello sempre più debole in un sistema economico in crisi. Oggi più che mai alla politica si chiedono azioni concrete e soprattutto si invoca il rispetto della persona e la capacità di ascoltare l’altro”. Il candidato a Sindaco ritiene giusto e indispensabile avviare un confronto aperto e costruttivo con quanti vogliono spendersi ed impegnarsi in un programma che mira a gestire la cosa pubblica in maniera trasparente, efficace e moderna. “Scendo in campo non per fare la guerra a questo o a quello schieramento, ma per trovare larghe intese, sulle quali confrontarci e discutere. Non voglio adottare la politica del rancore e del veleno. Non mi appartiene. Non voglio sapere nulla delle beghe del passato. Io realmente rappresento il nuovo. Per questo motivo ho deciso, di concerto con chi mi sostiene, di parlare con la gente, senza etichettare argomenti, incamerandoli in compartimenti stagni, poiché chi fa politica da sindaco deve necessariamente avere una visione più ampia possibile del territorio, stimolando un impegno corale e non distinto. Sarò vicino a tutti. Disoccupati, pensionati, casalinghe, gente di mezza età, ai loro problemi, alle loro esigenze. Del resto anche io penso che chi non sa ascoltare la gente non sa amministrare”.