Il Velo di Sant’Agata a Troina per il Giubileo di San Silvestro

Troina. Il Comitato Generale del Giubileo comunica il del calendario delle manifestazioni che si terranno nei mesi di maggio e giugno in occasione del Giubileo di San Silvestro. Fanno parte del comitato il Rev. Barbaro Scionti; Parroco della Basilica Cattedrale di Catania; Salvatore Costantino, Sindaco di Troina, Rev. Pietro Antonio Ruggiero Presidente del Comitato Generale del Giubileo; Rev. Tonio Calabrese, Arciprete di Troina.

Ricco il programma delle manifestazioni, dal “Festino di San Silvestro” con il tradizionale viaggio votivo, a piedi, nei boschi dei Nebrodi nel mese di maggio che vede più di 500 pellegrini coinvolti, alla visita ed esposizione del sacro Velo di Sant’Agata, Patrona di Catania, il 13 giugno, evento storico essendo la prima volta che il Sacro Velo esce dai confini della Diocesi di Catania come anche la presentazione dell’azione scenica “Il profumo dell’alloro”, con prefazione del noto cantautore italiano Angelo Branduardi.

A Troina, per i novecento anni della nascita del Santo Patrono, le celebrazioni hanno già ricevuto particolari onorificenze dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la Presidenza della Camera e del Senato.

IL GIUBILEO E L’ANNO SACERDOTALE INDETTO DA BENEDETTO XVI
Il giubileo di San Silvestro cade anche, in gran parte, con il 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Jean-Marie Vianney, dichiarato patrono dei parroci da Pio XI nel 1929. Non a caso Papa Benedetto XVI ha indetto uno speciale Anno Sacerdotale (dal 19 giugno 2009 al 29 giugno 2010), con il tema: “ Fedeltà di Cristo, fedeltà del Sacerdote”. A Troina, in occasione di questi due importanti eventi religiosi, si terranno una serie di iniziative che legano i due momenti. Ogni martedì dei mesi di maggio e giugno nella Chiesa di San Silvestro dalle ore 18.00, ci saranno vari incontri con la partecipazione di diversi sacerdoti con momenti liturgici, di preghiera e di riflessione per promuovere e far comprendere maggiormente l’importanza del ruolo e della missione del sacerdote nella Chiesa e nella società contemporanea.

CENNI SUL FESTINO
Tra maggio e giugno, in onore del Santo Patrono di Troina, si svolge il Festino di San Silvestro, ciclo di feste molto suggestive: Rami, Ddarata, Kubbaita, e Uscita della Vara.
La tradizione del Festino è molto sentita dalla gente troinese. I due pellegrinaggi, a piedi (Rami) e a cavallo(Ddarata), sui boschi dei Nebrodi che i troinesi rinnovano ogni anno la penultima e l’ultima settimana di maggio rappresentano l’espressione più alta della devozione verso San Silvestro Monaco Basiliano. Il festino con le sue sfilate e i suoi riti è anche un momento di richiamo per i turisti che in questa occasione possono gustare i piatti tipici della antica gastronomia troinese come la ‘vastedda cu sammucu’ e i ‘nfasciateddi’, vere e proprie delizie del palato e della gastronomia locale.

CENNI SUL “PROFUMO DELL’ALLORO”
Un’ Opera Musicale che contempla la partecipazione di circa 40 artisti. Non è un Musical ma un’Azione Scenica che esalta ciascuna delle arti. Musica, Canto, Danza e Recitazione ma è anche Letteratura e Poesia: la “disciplina” che si mischia con “l’arte”. E’ la vita di Silvestro da Troina, rivista ed elaborata in chiave mistica e simbolica ora con accorgimenti musicali, ora con scelte prettamente sceniche. E allora s’immagini il racconto di una remota leggenda che talora si tinge di squarci di “vero”, che accomuna fede e tradizione e che esalta particolari che a tutti sono noti.

“IL VELO DI SANT’AGATA”
Durante il martirio con i carboni ardenti si narra che una donna coprì con il suo velo la Santa: si tratta del cosiddetto velo di Sant’Agata. È di colore rosso cupo e, nel corso dei secoli, venne più volte portato in processione come estremo rimedio per fermare la lava dell’Etna: questa una delle leggende. Nei fatti il cosiddetto “velo” di colore rosso faceva parte del vestimento con cui Agata si presentò al giudizio, essendo questo, indossato su una tunica bianca, l’abito delle diaconesse consacrate a Dio. Un’altra leggenda vuole che il velo fosse bianco e diventasse rosso al contatto col fuoco della brace.

LA STORIA
San Silvestro entrò in giovane età nel monastero basiliano di San Michele Arcangelo “il vecchio” di Troina, distinguendosi per una spiccata carità e bontà al servizio della comunità locale. Alcuni fatti strepitosi sono raccolti dagli storici locali: tra gli altri è nota la sua visita in un’ora a Catania – distante quaranta miglia da Troina – per venerarvi Sant’Agata nel giorno della sua festa. Tra i miracoli più ricordati: i pulcini con le teste tagliate; la risuscitazione dell’oca uccisa, cara dell’Abbate; il miracolo del forno; il sordo muto guarito mentre trasportano il simulacro da Messina al porto di Catania ecc. Importante nella vita di Silvestro rimane la visita a Roma, compiuta verso il 1155, all’inizio del pontificato di Adriano IV: il Papa, come risulta da un manoscritto greco riferito dal Fiore, sembra l’abbia ordinato sacerdote. Al ritorno, fermatosi a Palermo, guarì il figlio di Guglielmo I re di Sicilia (1154-1156). Il prodigio accrebbe la fama di santità che circondava il monaco basiliano, il quale rientrò a Troina e venne eletto abate. Dopo breve governo si ritirò, costruendosi una cella accanto a un oratorio dedicato a San Bartolomeo, poco distante dal monastero. La data di morte è incerta; gli Acta Santorum e in genere gli autori antichi ritengono il 1185, il Fiore il 2 gennaio 1164 e i Pertusi il 1172, desumendolo dalla acolouthia (acolouthia) di Silvestro.

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redazione-vivienna