A proposito … dei due giornali Europa e l’Unità su sen.Crisafulli

Della candidatura di Crisafulli a sindaco del Comune di Enna, che ha suscitato un confronto molto aspro tra le due componenti (ex Ds ed ex Margherita) confluite nel Pd, se ne sono occupati anche i due giornali, Europa e l’Unità, che a rigore non possono essere considerati organi del Pd, ma che comunque fanno riferimento a quel partito. Che questi due giornali non siano in senso stretto organi del Pd, ma espressione di due tradizioni politiche confluite in un unico partito, fa pensare ad un partito nato dalla giustapposizione di due culture politiche, o di due riformismi (quello di provenienza democristiana e quello di provenienza comunista), piuttosto che da una loro fusione. E’ comparso su Europa del 14 aprile l’appello a non candidare Crisafulli a sindaco di Enna che Arnone, Della Seta, Ferrante, Lomaglio, Lumia e Realacci hanno rivolto a Bersani. La pubblicazione dell’appello su Europa potrebbe essere, di primo acchito, derubricata come una notizia che un giornale dà. A leggere l’articolo comparso il 17 aprile su Europa, sempre sull’argomento della candidatura di Crisafulli, se ne ricava l’impressione che il giornale condivida quell’appello di alcuni dirigenti siciliani del Pd rivolto ai vertici nazionale del partito e l’atteggiamento di quella parte dei democratici ennesi, che non hanno partecipato alle primarie, vinte da Crisafulli, per la scelta del candidato a sindaco perché sostengono la ricandidatura del sindaco uscente Agnello. In quest’ultimo articolo, si fa riferimento alla nota vicenda dell’incontro di Crisafulli con Bevilacqua per la quale Crisafulli è stato prima indagato e poi prosciolto. Nell’articolo comparso su Europa c’è una frase che potrebbe fornirci una chiave di lettura di quello che sta accadendo nel Pd di Enna: “Crisafulli è uno degli oppositori dell’accordo con il governatore Lombardo”. Uno dei sostenitori più accaniti sostenitori dell’accordo del Pd con il governatore Lombardo è Lumia, che ritiene la candidatura di Crisafulli sia in contrasto con quello che il Pd deve essere. Che possa propria questa la chiave di lettura può farlo pensare l’articolo di Claudio Fava comparso sabato su l’Unità. Fava, che non ha mai fatto mistero del suo giudizio politico negativo su Crisafulli, si chiede: “Perché candidare Crisafulli è una scelta in totale in contrasto con quello che il Pd deve essere, è sostenere Lombardo è invece una scelta di lungimiranza politica? Com’è che lo stesso rigore morale non si esercita nei confronti di un governatore accusato – e non prosciolto – di contiguità con Cosa Nostra?”

Silvano Privitera