Catania: Trent’anni di Tribunale per i Diritti del Malato

Catania. “Il Tribunale per i diritti del Malato, sorto in Italia per tutelare i diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi sanitari e assistenziali e contribuire a una migliore organizzazione dei servizi, ha assunto negli anni un ruolo fondamentale sul piano del rapporto con le istituzioni sanitarie pubbliche e private”. Lo ha spiegato Giuseppe Greco, segretario regionale di Cittadinanzattiva, movimento che comprende la rete del T.D.M., nel corso della conferenza svoltasi stamani presso il Centro clinico e diagnostico “G. B. Morgagni” di Catania per celebrare i trent’anni di attività del movimento.
Appuntamenti annuali realizzati dal T.D.M. su tutto il territorio nazionale, quali il “Rapporto sulla salute in Italia”, il “Rapporto P.I.T.” (Piano Integrato di Tutela) e l’“Audit civico” (analisi dei bisogni di salute dei cittadini e offerta dei servizi) sono ormai un momento di attenzione per tutti coloro che si occupano di sanità. Il T.D.M. conta in Sicilia 51 sedi e ultimamente sta potenziando il proprio impegno nei servizi territoriali e nell’ambito socio-sanitario, oltre al tradizionale impegno nel settore ospedaliero.
“Il nuovo sistema federale della sanità ha determinato spesso una differenza nell’erogazione di servizi da regione a regione – ha continuato Greco – con una sofferenza maggiore nelle realtà meridionali, dove la sanità aveva rappresentato spesso un luogo clientelare funzionale al controllo del potere politico. In Sicilia è in atto un piano di riqualificazione dell’intero sistema sanitario. In questo contesto Cittadinanzattiva, con la sua rete del Tribunale per i Diritti del Malato, è presente negli ospedali e sul territorio per verificare e contribuire al raggiungimento di tre obiettivi fondamentali: l’umanizzazione delle cure, l’innovazione strutturale e tecnologica con prestazioni di alta medicina, il potenziamento dei servizi territoriali e di prossimità del cittadino”.
“La ricorrenza del trentennale – sostiene il segretario di Cittadinanzattiva Sicilia – viene oggi celebrata in questo presidio di sanità privata, che contribuisce attivamente all’interno del servizio sanitario regionale e nazionale a garantire il diritto alla salute e alle cure in maniera esemplare, sottoscrivendo, tra l’altro, la Carta della Qualità in Chirurgia, che rappresenta un indice alto nell’offerta di servizi per la salute del cittadino”.

La “Carta”, che la clinica Morgagni è stata la prima a sottoscrivere in Sicilia, è un elenco di impegni riferiti a tutte le fasi del servizio, dall’accoglienza nei reparti, al consenso informato prima di un intervento, dalla sicurezza in sala operatoria, fino alle dimissioni dall’ospedale. Impegni volti ad assicurare un servizio sempre migliore ai cittadini nel rispetto del diritto all’informazione, alla sicurezza, all’appropriatezza e all’innovazione. Sono punti fondamentali che fanno di un reparto un’organizzazione capace non solo di curare ma di “prendersi cura” e consentono ai cittadini di essere dei soggetti attivi, consapevoli e capaci di interagire con il personale e la struttura ospedaliera. Il progetto è ispirato ai 14 diritti della “Carta europea dei diritti del malato”, promossa da Cittadinanzattiva e riconosciuta dal “Comitato economico e sociale con parere sui Diritti dei pazienti”, della Comunità Europea (Bruxelles 26/9/2007).
“L’evento di oggi – ha commentato il prof. Salvatore Castorina, presidente del Centro clinico e diagnostico G. B. Morgagni – assume il carattere inedito di un patto d’onore idealmente stipulato tra operatori sanitari e il cittadino potenzialmente infermo. E’ un patto d’onore su cui convergono l’impegno ad umanizzare l’atto medico (empatia), l’impegno a controllare la sicurezza delle infrastrutture, l’impegno a prevenire e dominare il rischio clinico, l’impegno al rispetto della vita e della dignità del malato. E’ il nostro gold standard”.