Turisti: Calascibetta pulizia e cura assoluta, Enna sporca e caotica

Veramente lodevole la cura che gli xibetani hanno del loro paese, il campanilismo nel raccontare vicende e tradizioni.
Domenica un gruppo della FIAT di Palermo in visita ad Enna e Calascibetta (nella foto) è rimasto sorpreso dalle bellezze di questo piccolo paesino dell’entroterra, una pulizia assoluta e una cura dei propri monumenti e abitazioni che lascia senza parole.
Per le vie del piccolo paese abbiamo ammirato portali d’inestimabile bellezza e numerosi palazzi nobiliari nonché il Duomo e la Chiesa del Carmine ghermiti di fedeli per le celebrazioni in onore della Madonna.
La visita si è conclusa con lo splendido sito archeologico di Realmese a completamento dell’orgoglio xibetano.
Diversamente Enna si è presentata sporca e caotica, parcheggi selvaggi hanno impedito una tranquilla visita al Duomo e le erbacce del Castello e le inspiegabili recinzioni hanno lasciati perplessi i turisti in visita.
Fiore all’occhiello della giornata ennese è stata la sosta al tipico caffè letterario ubicato subito dopo il Duomo, dove l’accoglienza cordiale e il sorriso delle impiegate, nonché la loro professionalità hanno fatto sì di ricredersi lievemente sulle critiche fatte. Il Caffè letterario ospitava anche una bellissima mostra e l’atmosfera pacata del luogo permette di illustrare le bellezze della città sotto un profilo diverso da quello che si respira tra le strade cittadine.
Degrado, ostilità, bagni pubblici in balìa di un’autorità poco chiara con strani orari e privatizzazioni inconsuete.
La chiusura della Villa e i ritardi dei lavori potevano far sì che Agenzie e Tour Operator potessero puntare su Enna invece quell’”Umbelicus Siciliae” si è trasformato in un ricettacolo di sporcizia, auto, parcheggi selvaggi, musei chiusi e mancanza di personale nei monumenti.

Luisa Gardali