Pluriclasse a Villapriolo

Villapriolo. I tagli della scuola che quest’anno si preannunciano pesantissimi, non solo per insegnanti e personale Ata, colpiranno anche i piccoli centri. La decisione di formare un’unica pluriclasse alla scuola media, viene energicamente contestata dalla comunità e per questo, ieri, molti genitori della piccola frazione hanno partecipato al sit-in di protesta organizzato dai sindacati della scuola che si è svolto a Enna. Attualmente alla scuola di Villapriolo esiste una pluriclasse composta da alunni di prima e seconda media e una classe formata da alunni di terza. Naturalmente, la formazione di un’unica pluriclasse per l’anno 2010/2011 all’interno della quale si troverebbero alunni di prima, seconda e terza sta creando timori in tutti i genitori che hanno inviato una lettera al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Bonfiglio, e per conoscenza al Ministro della Pubblica Istruzione, al dirigente scolastico regionale, al presidente della Regione, al dirigente scolastico dell’Istituto “De Simone” e al Sindaco, chiedendo “il mantenimento delle due classi e non la formazione di un’unica pluriclasse”. “Tale pluriclasse –scrivono i genitori nella nota- troppo eterogenea per età e per interessi, in quanto confluiscono insieme tre fasce di età diverse e con esigenze specifiche, più infantili per la prima media e preadolescenziali per la terza media, comporterebbe il rischio di innescare seri e gravi conflitti che proprio per la differenza di età porterebbero alcuni alunni ad assumere atteggiamenti da leader negativi su altri che ne subirebbero le angherie. Il tutto –continua la nota- sarebbe aggravato dalla presenza di alunni diversamente abili ed emotivamente deboli che potrebbero essere facile bersaglio di tali atteggiamenti. Senza contare il danno didattico che sarebbe determinato dall’esiguo tempo che ogni insegnante potrebbe dedicare allo svolgimento delle unità didattiche, visto che un’ora dovrebbe essere suddivisa per tre classi. Noi genitori siamo sinceramente e seriamente preoccupati da tale prospettiva e ci chiediamo: Lei è sicuro di aver fatto tutto il possibile per scongiurare un simile pericolo? E se malaguratamente dovesse succedere un qualsiasi evento negativo (come si sente spesso in televisione e in condizioni più tranquille) di chi sarà la colpa: degli insegnanti che cercano di gestire al meglio questa difficile situazione o di chi l’ha permessa?”.

Giacomo Lisacchi