Valguarnera: 30% ragazzi tra 14 e 18 anni assume sostanze stupefacenti, quasi uno su tre

Valguarnera. I dati sull’uso di stupefacenti tra giovanissimi, venuti fuori martedì scorso durante la giornata di studi organizzata dalla scuola media “Lanza-Pavone” sono da brividi. Cifre che francamente nessuno pensava fossero così inquietanti, in sintesi: 14 minori inseriti in comunità, 2 affidi, 30 procedimenti aperti nei confronti di minori, 60 minori seguiti dai servizi sociali. Ma la statistica più sconfortante emersa è che il 30% di ragazzi tra i 14 e i 18 anni assume sostanze stupefacenti, quasi uno su tre. Abbiamo chiesto ai 5 candidati a sindaco come si può debellare un fenomeno così devastante; non ha risposto solo Santi Di Fede, più volte interpellato. In premessa gli interpellati hanno tutti risposto che occorre maggiore controllo sia diurno che notturno da parte delle forze dell’ordine, lavorando possibilmente in sinergia con i titolari di pub e bar. Poi, Pippo Capuano: “prevedo l’intesa con scuole, istituzioni ed associazioni, una campagna di sensibilizzazione; l’organizzazione di work-shop, laboratori, barcamp, cicli di conferenze. E’ necessario un maggiore coinvolgimento delle famiglie e la cooperazione con consultori specializzati (Es. Sert)”. Sebo Leanza: “I dati, evidenziano un’emergenza. Mi propongo di consentire ai giovani di utilizzare gli immobili comunali per punti di incontro per promuovere attività culturali e ricreative. I dati evidenziano anche il disagio sofferto dai figli all’interno di alcune famiglie per cui occorre insistere con i servizi comunali per creare condizioni di vivibilità, salvaguardando il nucleo familiare ed evitare il ricovero di minori.” Consuelo Mazzucchelli: “Alla base ci sono sicuramente disagi familiari, scarsa informazione e poca autostima. Il problema va affrontato con prontezza ed efficacia. Intanto Il dialogo continuo con i giovani, con le associazioni e le famiglie; corsi scolastici ed extra scolastici a tema per la prevenzione nell’uso di sostanze stupefacenti e delle malattie sessualmente trasmissibili; favorire tutte le attività di aggregazione e di svago attraverso laboratori permanenti di musica, arte, teatro etc. video sorvegliare le scuole, il centro storico e le ville comunali (possibili luoghi di spaccio). Terenzio Bentivegna candidato- medico: “Il problema delle devianze non riguarda solamente i giovani ma parte del tessuto sociale del paese. Si deve mirare alla creazione dell’alternativa creativa ad altre alternative ricercate dai giovani sotto l’influenza delle sostanze stupefacenti. Occorre quindi coordinare le politiche sociali e gli interventi sul territorio con un impegno sinergico tra tutte le agenzie educative, scuola, famiglia, associazioni, chiesa. Interventi finalizzati di tipo informativo-formativo, progetti di tipo ricreativo, culturale, coinvolgimento del SERT di Enna, implementando il progetto puzzle, concepito sulle reali esigenze emerse dai piani di zona”.
Rino Caltagirone