Enna. Composizione consiglio comunale
Enna-city - 02/06/2010
Enna. Da un primo esame dei voti, ma manca ancora l’ufficialità , che sarà data dopo che il presidente della prima sezione elettorale avrà esaminato tutti verbali delle 35 sezioni, sembra che il nuovo consiglio comunale debba essere composto da 18 consiglieri,appartenenti al centro sinistra di cui 9 al partito democratico, 6 a Primavera democratica e 3 a Sinistra Democratica Torre, quindi quattro consiglieri andrebbero alla lista “Enna Libera” che sosteneva Maria Teresa Montalbano sindaco e che tra i suoi eletti ha elementi che appartengono al Pdl Sicilia; 3 consiglieri al PdL lealista e all’MpA e due alla lista “Enna al centro” che sosteneva candidato Vincenzo Cimino. Sulla scorta di questa ripartizione il consiglio dovrebbe essere costituito, dunque, dai 9 consiglieri del Partito Democratico che dovrebbero essere Enrico Vetri 409, Francesco Paolo Fazzi 335, Salvatore Cappa 308, Stefano Rizzo 304, Filippo Fiammetta 287, Francesco Nasonte 274, che ritorna dopo un’assenza nella scorsa legislatura, Luigi Dell’Ospedale 255, che ha ricoperto in precedenza l’incarico di assessore ai lavori Pubblici, Angelo Salamone 236, che è molto vicino al senatore Crisafulli, Giacomo Falzone 225. Per quanto riguarda Primavera Democratica si parla di un’attribuzione di 6 seggi Giuseppe La Porta 340, che è uscito dalla scorsa legislatura come assessore alle Politiche sociali; Paolo Gargaglione 217, presidente del consiglio comunale uscente, il medico Giuseppe Grasso 237, l’avvocato Mauro Incardone 209, Cesare Fussone 201, che si è presentato come indipendente, Paolo Timpanaro 176. Alla lista Sinistra Democratica-Torre andrebbero 3 consiglieri con in testa Maurizio Tornabene 204, il commercialista Michele Riccobene 203, Maria Teresa Cuci 188. Lista “Enna Libera” expolit dell’otorinolaringoiatra Roberto Falciglia 264, che affronta per la prima volta una competizione elettorale; Salvo Di Mattia 217, che è stato vice presidente del consiglio uscente, ma allora era nelle file di Forza Italia; Rosario Vasapollo 200, che è uscito dal consiglio comunale passato come indipendente; Ugo Gagliano 197. Il Popolo della Libertà (3 seggi) Dante Ferrari 386, Mario Messina 221, consigliere uscente; Dario Cardaci 173, attuale assessore provinciale all’agricoltura. Movimento per l’Autonomia (3 seggi) Paolo Gloria 270, Gaetana Palermo 227, Davide Mingrino 204. Lista “Enna al centro “ (2 seggi) Giovanni Contino 288, Maurizio Bruno 251. Molto dipende dall’esito del ballottaggio perché il candidato sindaco che lo vince si porta dietro un premio di maggioranza, costituito da un consigliere. Questa mattina dovrebbe essere ultimato l’esame dei verbali delle 35 sezioni, quindi si potrebbe avere un quadro completo di quella che sarà la composizione del consiglio comunale per i prossimi cinque anni.
Mentre Paolo Garofalo del centrosinistra, con una percentuale definitiva 44,63, ed Angelo Moceri del centrodestra , che ha ottenuto una percentuale 25,38, affilano le armi per il ballottaggio del 13 e 14 giugno; l’ufficio elettorale comunale da più di 24 ore, sta esaminando i verbali per l’assegnazione dei seggi ai vari partiti. Ci sono da assegnare 30 seggi per cui c’è grande attesa nel conoscere i dati definitivi ed anche la ripartizione degli stessi seggi.
Anche se le elezioni amministrative non possono essere considerate del tutto elezioni politiche, leggendo i risultati ci sono alcune considerazioni da fare a cominciare dalla riconferma del PD come primo partito del capoluogo con i suoi 4.613 voti, pari al 25,14 per cento, quindi i 3.091 voti di Primavera Democratica, che rappresentano una percentuale del 16,84 per cento e l’exploit di Sinistra Democratica con 1646 voti pari all’8,97 per cento. Complessivamente sono 9.350 i voti riportati dai tre partiti che sostenevano Paolo Garofalo ed a questo punto bisogna sottolineare che il candidato a sindaco del centrosinistra non ha vinto a primo turno perché ci sono stati più di mille voti disgiunti nel senso che veniva votato il candidato a consigliere, ma non il candidato a sindaco. Ottima la performance della lista “Enna libera” che sosteneva la candidatura a sindaco di Maria Teresa Montalbano. La lista ha ottenuto 2.387 voti pari al 13,01 per cento, vale a dire superiore ai partiti tradizionali come il PdL lealista che ha riportato 2.181 voti, pari all’11,88 per cento, e del MpA che ha riportato 1.647 voti, pari all8.97 per cento, addirittura inferiore a quanto ottenuto dalla lista “Enna al centro” di Vincenzo Cimino che di voti ne ha presi 1823, pari al 9,93 per cento. Un calo che forse nessuno si aspettava per un partito che veniva considerato in ascesa, che aveva conquistato diverse amministrazioni in provincia di Enna. Ora iniziano le grandi manovre per cercare di arrivare vincenti al ballottaggio, iniziano le trattative e le offerte, addirittura si parla che proprio ieri mattina Angelo Moceri, espressione del centrodestra abbia offerto il posto di vice sindaco a Maria Teresa Montalbano. Avere dalla sua questa forza politica emergente potrebbe risultare importante, bisognerà vedere cosa ne pensano i sostenitori del PdL Sicilia, che l’hanno sostenuta dal primo all’ultimo giorno, e che chiaramente non hanno un buon rapporto con il partito di Raffaele Lombardo, visto che alla Provincia regionale sono stati esclusi da qualsiasi trattativa e rimane una certa ruggine tra le parti. Certo da ieri sono iniziate le “serenate”, le “promesse” bisognerà vedere chi accetterà e chi, invece, respingerà queste proposte. Ci sono quindici giorni di tempo ed in quindici giorni sicuramente può succedere di tutto nelle trattative che si vanno ad impostare per cercare di vincere le elezioni ed avere il candidato a sindaco.
E’ stato Enrico Vetri, del Partito Democratico, ad ottenere il maggior numero di suffragi e l’unico a superare la soglia dei 400 voti, infatti ha ottenuto 409 voti, seguito da Dante Ferrari, medico, coordinatore provinciale del PdL, che di voti ne ha ottenuto 386 e si tratta sicuramente di un’affermazione notevole. Già in passato Dante Ferrari ha fatto parte del consiglio comunale ed è stato anche assessore comunale allo sport. Nell’ambito dei trecento voti c’è l’assessore uscente alle Politiche sociali, Giuseppe La Porta del Partito Democratico, leader dei boy scout ennesi che di voti ne ha ottenuti 340, quindi una delle rivelazioni di queste elezioni amministrative, Francesco Paolo Fazzi, commerciante, Partito democratico ex atleta gialloverde, che si cimentava in un competizione elettorale per la prima volta, ottenendo 335 voti. Leggermente più sotto Paolo Gargaglione di Primavera Democratica con 317 voti. Gargaglione per tre anni circa è stato il presidente del consiglio comunale. Nove voti sotto il consigliere uscente del partito Democratico Salvatore Cappa, quindi Stefano Rizzo con 304 voti, pure del Partito democratico. Sotto i 300 voti ci sono Giovanni Contino, candidato nella lista “Enna al Centro”, che ha ottenuto 288 voti. Contino è consigliere uscente ed è stato anche per circa due anni presidente del consiglio comunale, quindi due candidati del Partito Democratico che si trovano con 287 voti ciascuno, il consigliere uscente Filippo Fiammetta e Francesco Nasonte, che ritorna nei banchi di sala Euno, dopo una pausa di cinque anni. Sostanzialmente a dominare la classifica dei consiglieri più votati sono stati i rappresentanti del Partito Democratico, otto su dieci, gli altri due sono Dante Ferrari, ex An, appartenente al PdL lealista, e Giovanni Contino, ex PD, che è stato eletto nelle file della lista di Vincenzo cimino, “Enna al centro”.