Enna. Quel civile senso della vita

Enna. Ciò che distingue un carabiniere principalmente è la virtù della Fedeltà, per la quale i militari stessi, votandosi strettamente al loro Capo e alle patrie Istituzioni, preferiscono, generosi e coscienti, anteporre al proprio bene il bene comune.
Il 196° anniversario della fondazione dell’arma ha visto coinvolti tutti quanti insieme per dimostrare in una società piena di dubbi ed incertezze che le Istituzioni sono presenti, c’ero anch’io e sinceramente sono rimasta colpita dal rispetto per la nostra bandiera per tutti quelli che alle prime note dell’inno nazionale si sono alzati in piedi omaggiando le più alte cariche istituzionali.
Ho partecipato altre volte, ma devo dire che la festa della Repubblica prima e l’anniversario dell’arma dei carabinieri sono state davvero sentite quest’anno. Il Prefetto dott.ssa Giuliana Perrotta, partecipe ed instancabile organizzatrice, ha veramente fatto sentire la sua presenza tra la gente insieme in piazza ha festeggiato un evento storico messo in discussione da vicende che da troppi anni lasciano la popolazione dubbiosa e seriamente preoccupata.
Oggi invece,nel discorso del Comandante Provinciale Ten. Colonnello Michele Di Martino vi erano parole semplici che esprimono concetti complessi.
Il rispetto penso sia la qualità che lo contraddistingue, il saluto a tutti i presenti ma soprattutto il ricordo di chi non c’è più è stato apprezzato dagli spettatori che hanno notato il grande valore che da alla vita dei suoi uomini ma anche alle famiglie che li sostengono nel duro percorso dei ruoli che rivestono, dei quotidiani sacrifici a cui sono chiamati e delle incertezze del domani.
Il suo ringraziamento al Sig. Sindaco e a tutti coloro con cui ha lavorato per la nostra città sottolineava la sua emozione in una terra che non gli ha dato i natali ma che evidentemente considera ospitale così da elaborare progetti nel nome della sana collaborazione con le istituzioni e la cittadinanza. Se l’incomprensione è più di una distanza infinita egli ha saputo ben sfatare queste distanze aprendo anche le porte del Comando a tutti quanti anche solo per una sera tutti siamo stati partecipi ad una festa che voluta 196 anni fa tiene alto il valore più grande dell’umanità:” Chi umilia il più debole disonora il genere umano”.
Luisa Gardali