Per il già primo cittadino, la cosa sembra avere tutta l’aria di un boicottaggio bello e buono nei confronti di una cittadina, appunto Aidone, di grande importanza storica ma forse volutamente lasciata in penombra. Da parte di chi? Di chi ha interesse a far sì che gli argenti non arrivino ad Aidone. Il museo Salinas, dopo alcuni lavori di restauro, non poteva trovare miglior modo, grazie a questi preziosi reperti di Aidone, per essere rilanciato alla grande. “Non per nulla – rimarca Curìa – il museo palermitano ha fatto un’imponente battage di questo avvenimento con servizi su emittenti televisive e giornali regionali”. In questo marchingegno gli aidonesi subiscono intanto un grave danno perché non si capisce il motivo per cui gli argenti dovevano fare questa sosta a Palermo prima ancora di venire esposti al museo di Aidone, città ai quali di diritto gli argenti appartengono. Curìa recrimina peraltro sull’atteggiamento dell’amministrazione comunale, che, proprio in concomitanza con la mostra degli argenti al Salinas, ha organizzato un pullman per andare ad assistere all’inaugurazione.
Rincara Curìa: ”Invece di fare riunioni per organizzare pullman ed andare a vedere fuori i nostri preziosi beni perché l’amministrazione comunale non si attivava per sapere il come e il perché gli argenti non sono arrivati direttamente ad Aidone come invece è stato per gli acroliti? Sarebbe stato più opportuno recarsi a Palermo non per andare a vedere in casa d’altri i nostri beni ma per manifestare contro questa decisione scellerata che crea danno turistico ed economico per la comunità di Aidone”. E conclude: ”Perché è chiaro, quanti saranno i turisti che verranno ad Aidone a vedere gli argenti dopo che sono stati esposti a Palermo?” Certo, il numero dei turisti sarà dimezzato dato che, dopo la loro esposizione, prima a Roma ora a Palermo, l’effetto novità indubbiamente perderà tutta la sua efficacia.
Angela Rita Palermo
(nella foto l’ex Sindaco Curìa)