L’accordo battezza anche la nascita del Quarto Polo, in rete tra Siracusa – Enna – Ragusa. L’offerta formativa universitaria in Sicilia, così ridisegnata, prevede quattro poli universitari (Palermo, Catania, Messina, Siracusa-Enna-Ragusa) ognuno dei quali legato in rete con altri centri dell’Isola che entrano a pieno titolo nel sistema accademico siciliano: Agrigento e Caltanissetta per Palermo; Noto, Modica e Caltagirone per Catania; Messina, Barcellona e Patti si collegheranno in rete con altri soggetti di alta formazione nell’area metropolitana dello Stretto. Un successivo Accordo di Programma Quadro definirà i dettagli.
“Un passaggio importante – ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino – per rafforzare il sistema universitario siciliano con la disponibilità del Ministero a supportare l’implementazione dell’offerta formativa e la definizione di una politica di ricerca”.
“L’accordo è una tappa fondamentale – ha sostenuto il Rettore Roberto Lagalla – verso un sistema integrato di alta formazione e ricerca. Soltanto mettendo in rete volontà, competenze, risorse, potremo ottenere risultati rendendo competitiva l’intera Sicilia.
Le Università vogliono dialogare tra loro, costituire un’opportunità coerente di formazione, ma soprattutto parlare con il territorio e con tutte le istituzioni deputate allo sviluppo. Dopo un lungo percorso, abbiamo creato con questo pre-accordo un sistema a rete che ha certezza di finanziamento pluriennale”.
Nel Quarto Polo saranno attivate sei facoltà: due nelle sedi di Ragusa e di Siracusa e quattro in quelle di Enna. Di conseguenza dovranno essere applicate misure di mobilità sia per il personale docente che per quello tecnico – amministrativo. Le altre Università siciliane dovranno armonizzare l’offerta formativa anche in relazione alla nascita del nuovo Ateneo, coprendo ambiti del sapere scoperti, evitando duplicazioni.
L’accordo vede un forte impegno istituzionale: la Regione si impegna per almeno nove anni a destinare risorse non inferiori a quanto stanziato per l’anno finanziario 2010 e a favorire l’accesso del sistema universitario siciliano ai fondi del Por, sia Fesr che Fse. Il ministero dell’Università ad agevolare la disponibilità dei finanziamenti alla ricerca, relativi all’Apq del 2009, mentre gli enti territoriali rappresentati nel comitato Quarto Polo dovranno destinare al soggetto gestore, sempre per nove anni, una somma non inferiore a quanto distribuito nelle sedi di Enna, Siracusa e Ragusa.