Regalbuto: incontro con il dott. Murgo sulle patologie del rene

Mercoledì 10 giugno, presso la Sala Paolo VI della Parrocchia di San Basilio, il Rotary Club di Regalbuto ha presentanto l’incontro dal titolo “Conoscere il rene”, a cura del dott. Angelo Marco Murgo, direttore del Centro Dialisi Diaverum di Nissoria. Durante l’incontro il dott. Murgo ha esposto le problematiche legate alle malattie del rene e le conseguenze sull’organismo dell’insufficienza renale. Inoltre ha approfondito attraverso immagini e dati molto recenti, la situazione dei malati di malattie renali in Italia e soprattutto in Sicilia e la desolante situazione dei trapianti all’interno della nostra isola (in Sicilia il numero dei donatori di organi è molto basso). Il dott. Murgo ha descritto le tecniche usate per i pazienti in dialisi, che oggi possono usufruire in alcuni casi anche di dialisi intracorporee da fare a casa propria. Inoltre ha esposto una serie di nozioni per la prevenzione delle malattie del rene e per l’individuazione delle insufficienze renali. “La dialisi un tempo era considerata un intervento estremo, un salvavita” – ha detto il dott. Murgo – “Oggi invece è usata per rendere migliore la vita del paziente. I medici hanno capito che questo trattamento prolunga e rende migliore la vita dei malati e fanno di tutto per renderlo poco incisivo sulla normale vita del paziente. La tecnologia ha fatto passi da gigante rispetto al passato e oggi un trattamento che una volta durava 12 ore dura solo 4 ore”. All’incontro hanno partecipato numerosissimi regalbutesi, che hanno seguito con interesse l’intervento del dott. Murgo, che con chiarezza ha esposto tematiche di solito poco accessibili al pubblico, facendo trasparire una grande passione per il proprio lavoro e per la cura dei pazienti in dialisi. L’incontro di mercoledì fa parte della serie di incontri sui temi legati alla salute che il Rotary Club di Regalbuto organizza ormai dalla sua costituzione. Gli incontri hanno toccato diversi argomenti, tutti di grande interesse e attualità.
Maria Cristina Roccella