Sulla raccolta differenziata (Enna è la peggiore delle province siciliane con il suo 3 per cento) da effettuare ci sono tanti ostacoli soprattutto finanziari che non consentono di effettuare una programmazione concreta per tutto il territorio provinciale. Infatti, da accertamenti fatti e da dichiarazioni del rappresentante legale di SiciliAmbeinte, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, Giovanni Barbano si è potuto constatare che ad Enna la raccolta differenziata, attualmente, non è possibile. Un cittadino ennese, Mario D.D., ha scritto una lettera in redazione dove evidenzia di avere seguito per caso un autocompattatore, alle 6,30, nei pressi della chiesa di San Cataldo, ed di avere visto che gli operatori ecologici svuotavano i cassonetti della raccolta differenziata assieme ai rifiuti solidi urbani. Ovviamente il signor Mario chiede e si chiede: A che cosa serve invitare i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata quando tutto va a finire nella discarica di Cozzo Vuturo? Questa sembra una presa in giro nei confronti dei cittadini ennesi. Giovanni Barbano con grande onestà e sincerità ad una nostra domanda ha risposto che “purtroppo la società non è nelle condizioni di poter effettuare la raccolta differenziata perché non ci sono i soldi, perché ben quindici automezzi sono guasti o si guastano un giorno sì ed un giorno no, quindi non c’è la possibilità di effettuare una raccolta differenziata”. “Noi abbiamo già un progetto per cercare di portare la raccolta differenziata a livelli eccellenti – ha dichiarato Giovanni Barbano – ma alla base sono necessari dei finanziamenti perché c’è da attivare tutta una situazione particolare”. Certo è strano che in provincia di Enna dove esiste un impianto di compostaggio nell’area di sviluppo industriale di Dittaino ed un impianto di selezione dei rifiuti a Gagliano, non si riesce ad effettuare la raccolta differenziata, che sarebbe l’unica ad avere un ritorno positivo ed a consentire una diminuzione dell’entità delle bollette.