Elezioni amministrative Enna: una debacle per UDC e MPA

Enna. Per la seconda volta consecutiva il centrosinistra riesce a vincere le elezioni amministrative ed a portare un sindaco, in questo caso Paolo Garofalo, cinque anni fa fu il successo, ma al primo turno con Rino Agnello, ed ad avere una maggioranza assoluta in consiglio comunale con 18 consiglieri su 30 e la possibilità di aggregarne altri tre, provenienti dalla lista “Enna libera” che fanno capo a Maria Teresa Montalbano ed al Pdl Sicilia di Ugo Grimaldi. Per la prima volta, inoltre, il centrosinistra vince un ballottaggio, l’ultima sconfitta risale a 12 anni fa quando Rino Ardica vinse nei confronti dell’ex presidente della Provincia, Gino Curcio.
“La vittoria di Paolo Garofalo – ha dichiarato in un momento di euforia politica, il deputato regionale Elio Galvagno – è il segno del buon governo che abbiamo rappresentato in questa città”. In effetti il buon governo, quello di Rino Agnello, c’è stato perché il comune, uscito da un dissesto notevole, è riuscito a sopravvivere per cinque anni con grande difficoltà, ma saggiamente amministratati, anche se molto spesso l’amministrazione ha dovuto dire con tanta tristezza che non c’erano soldi per fare questa o quella cosa, risolvere questo o quel problema. Enna continua ad essere l’unico capoluogo della Sicilia retto da un governo di centrosinistra con la collaborazione del Pdl Sicilia, di Italia dei Valori, e la collaborazione di associazioni che facevano capo a Maria Teresa Montalbano. Una mescolanza che fa dire a parecchi, compreso il presidente della Regione Raffaele Lombardo, che si tratta di formula politiche, che hanno abbandonato il passato e che vanno emergendo per cercare di trovare stabilità e buon governo. Il successo nel ballottaggio è stato abbastanza netto perché Garofalo ha ottenuto il 58,50 pari a 7716 voti e il suo avversario ha ottenuto il 41,50 per cento pari a 5473 voti, un distacco netto, di 17 punti che in termine di voto sono 2243, sostanzialmente quasi lo stesso distacco che si ebbe al primo turno, solo che il rappresentante del Partito Democratico non riuscì a superare per poco il 50 per cento perché c’era stata la polverizzazione dei voti a causa della presenza di ben cinque candidati a sindaco. Infatti oltre ad Angelo Moceri, si erano presenti Maria Teresa Montalbano con il Pdl Sicilia, Enzo Cimino con la lista civica “Enna al Centro” dove era confluiti Open e Italia dei Valori, e poi Santo Motta, rappresentante dell’Udc, partito in pieno caos, in profonda crisi, una calo notevole a distanza di un paio d’anni, quando era il quarto partito politico della provincia ennese.
Ma assieme all’Udc anche l’MpA esce da questa competizione rimediando una vera debacle, non riuscendo ad emergere da un’aurea mediocrità, segno evidente che non c’è stato quell’impegno che era necessario per cercare di abbattere la corazzata del centrosinistra. Un centrosinistra che era partito con tanti dubbi e molte incertezze, con delle primarie che non sono valse a niente, con un candidato, il senatore Mirello Crisafulli, che è stato combattuto dentro e fuori, ma poi ha prevalso il buon senso, è stato scelto con grande oculatezza Paolo Garofalo e il centrosinistra è tornato a vincere, ed ora è in grado con tranquillità di governare la città nel migliore dei modi. “Dalla vittoria di Enna – dichiara ancora Elio Galvagno – che rimane l’unico capoluogo siciliano governato dal Partito Democratico, si può ripartire perchè il Partito Democratico diventi maggioranza in Sicilia, proseguendo sulla strada di riforme già intraprese, affrontando problemi veri che riguardano le persone e soprattutto i giovani e Paolo Garofano e la sua amministrazione possono benissimo dare la giusta svolta. Si sono visti tanti giovani in questa competizione, non bisogna abbandonarli, ma bisogna aiutarli a crescere”.