“Questa mattina, appena sono arrivato in campagna, mi sono accorto di un taglio alla rete di recinzione. Qualcuno, o forse più di uno, si era aperto un varco per entrare nella mia campagna”, ci ha raccontato Trovato, che temendo il peggio, si è diretto subito verso la casa per vedere se i ladri fossero entrati anche lì. Non ci sono cose di valore: un armadio e dei cassetti con vestiti che si indossano per i lavori di campagna, un paio di brande con i materassi e cuscini, gli attrezzi di lavoro. Cose molto utili, ma certamente non di grande pregio. “La porta l’ho trovata aperta, sono entrato ed ho visto che la casa era stata messa a soqquadro: cassetti aperti e buttati per terra, vestiti sparsi sul pavimento. A parte il disordine che in cui ho trovato, non mancava nulla. Chissà cosa che cercavano questi ladri in una modesta casa di campagna”, ci ha detto Micio Trovato. Qualche giorno prima, Trovato aveva raccolto dei mazzi di agli che, dopo aver intrecciati alla maniera in cui sanno fare i contadini, li aveva appesi. E sono proprio le trecce d’aglio che i ladri hanno rubato a Micio Trovato, che ne raccontarcelo scuote la testa come per dire: “A che punto siamo arrivati, non c’e più mondo”.
Silvano Privitera