Enna. Situazione difficile per i precari

Enna. Una situazione molto difficile per i precari che operano negli enti locali ed in altri enti che tra la fine di giugno e fine di luglio potranno trovarsi senza lavoro, senza possibilità di firmare il nuovo contratto in quanto non esistono le garanzie finanziarie necessarie per poter continuare, pur in uno stato di precarietà, a lavorare. Già nel corso dell’ultima riunione del consiglio provinciale, il consigliere dell’Udc, Lorenzo Granata, ad apertura dei lavori, ha ammonito il consesso provinciale dicendo che erano a rischio 86 posti di lavoro, perché i precari della Provincia regionale, a fine giugno non avranno alcun contratto che consente loro di avere garantito il posto di lavoro. Ma nella stessa situazione,in provincia di Enna, si trovano 1.170 precari, che stanno vivendo giorni difficili perché non si riesce a capire cosa potrà fare la Regione Siciliana per risolvere questa delicata e spinosa faccenda, che, in Sicilia, interessa quasi 25 mila precari. Attualmente gli sforzi del Governo regionale non ha ottenuto risposte concrete per cui i precari, che hanno già manifestato a Palermo, stanno vivendo momenti difficili, ma nel contempo li vivono pure gli enti in cui questi lavoratori operano perché la loro mancanza, tenuto conto della professionalità acquisita, mette in crisi tanti settori delle amministrazioni e vi è la necessità di avere certezze su questa questione. La prossima settimana dovrebbe esserci un incontro tra il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ed il ministro Tremonti proprio per discutere su questo delicato argomento per cercare di trovare la soluzione giusta e puntare alla stabilizzazione. E’ stato affermato con forza che non ci saranno più assunzioni se prima non verranno stabilizzati tutti i precari che si trovano a lavorare negli enti siciliani, che non possono fare a meno di questi lavoratori che si sono inseriti nella macchina burocratica dell’ente. Dunque una soluzione del problema che dovrebbe arrivare da Roma, ma successivamente la responsabilità cadrà sull’Assemblea regionale che dovrà legiferare. I quattro deputati regionali della provincia, Galvagno, Colianni, Leanza e Termine, tutte queste cose le sanno, il loro inserimento ha importanza anche per la realtà socio-economica del territorio.