Economia ennese

L’Economia globale è in crisi, ma quella ennese lo ancora di più perché si trova in un territorio in cui l’indice di disoccupazione è decisamente il più alto d’Italia e non accenna a diminuire, ma addirittura si rischia che il dato venga incrementato tenuto conto che ci sono alcune imprese a rischio, che il problema precari non è ancora risolto e che da SiciliAmbiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti e di raccolta differenziata, potrebbero arrivare i licenziamenti di ben 473 lavoratori, facendo cadere nel panico l’intera provincia ennese a causa dell’emergenza rifiuti. Ovviamente spiragli di ottimismo esistono, una certa programmazione è stata fatta, addirittura è stato elaborato un “Piano territoriale Provinciale“ (PtP), dove sono inserite idee e progetti sostenibili per lo sviluppo del territorio in cui sicuramente turismo e valorizzazione dell’agroalimentare possono essere i punti di forza di questo sviluppo. Non c’è dubbio che il rientro della Venere di Morgantina, nel marzo del 2011, dovrebbe risultare l’avvenimento culturale mondiale più sentito da tutti e si prevede un’affluenza di turisti di notevole proporzioni. Si spera che questo avvenimento possa portare in provincia di Enna milioni di turisti con effetti positivi per lo sviluppo socio-economico del territorio. Ma è anche evidente che non c’è solo l’arrivo della Venere di Morgantina a dare impulso al turismo culturale, perché non bisogna dimenticare la Villa romana del Casale con i suoi splendidi mosaici e gli altri siti archeologici che si trovano in tutto il territorio, il Castello di Lombardia, la Rocca di Cerere e la Torre di Federico, monumenti di primo piano nel capoluogo ennese, le tante riserve naturali e l’esistenza di strutture ricettive come gli agriturismi che possono costituire punti di riferimenti per ospitare comitive di turisti. L’agroalimentare è un altro dei punti di forza dell’economia ennese. Tutti conoscono ed apprezzano il “piacentino” ennese, un formaggio pecorino con lo zafferano gustosissimo che si è distinti nelle varie fiere alle quali ha partecipato; le fave larghe e le pesche settembrine di Leonforte; l’olio delle colline ennesi, conosciuto in tutto il mondo delle sue qualità organolettiche, i funghi delle zone degli Erei; gli ortaggi della zona di Barrafranca. Esistono delle strategie di sviluppo del territorio provinciale che potrebbero far lievitare l’economia ennese, andando ad utilizzare le risorse che vanno sicuramente valorizzate e potenziate. Il Piano Territorio Provinciale contiene nel suo interno “progetti di territorio”, vale a dire quei progetti che hanno il compito di riconoscere e valorizzare le specificità locali con l’obiettivo di promuovere processi di crescita di qualità e porre nella giusta attenzione quelle risorse ambientali che sono una delle caratteristiche principali del territorio provinciale come luogo di eccellenza per trascorrere periodi di vacanze e soggiorni. All’interno di questo piano territoriale provinciale è possibile individuare le strategie da porre in essere per contribuire a migliorare i fattori di sviluppo. Per migliorare la qualità di intervento del Piano Territoriale e, quindi, un maggiore contributo alla crescita dell’economia di tutto il territorio è stata fatta una scelta ben precisa che è stata quella di porre una particolare attenzione alla ottimizzazione delle risorse plurisettoriali che costituiscono il territorio provinciale per fare in modo che le diverse potenzialità storiche, culturali, ambientali, archeologiche, testimoniali possano trasformarsi in progetti di sviluppo sostenibile del territorio provinciale. In questo piano si tengono in grande evidenza le Unità Territoriali Intercomunali. Sono previste la fascia degli insediamenti della catena settentrionale Erei nel contatto con i Nebrodi e che comprende i comuni di Cerami, Gagliano, Nicosia, Sperlinga e Troina, caratterizzata da aree ed ambienti naturali di grande valenza paesaggistica, da un economia prevalentemente agricola e zootecnica; la fascia degli insediamenti collinari e pianeggianti degli Erei orientali che comprende i comuni di Agira, Catenanuova, Centuripe e Regalbuto, che è interessata da nucleo produttivi di recente formazione, insediamenti urbani di antica formazione e potenzialità turistiche-ricettive (lago Pozzilo e zona archeologica di Centuripe); la fascia degli insediamenti degli Erei Centrali che comprende i comuni di Assoro, Leonforte e Nissoria dove si registrano processi di valorizzazione turistica e tipicità di prodotti agricoli e lattiero-caseari; la fascia delle alture degli Erei e della contiguità con il sistema urbano che comprende Enna; la fascia degli insediamenti del versante sud della provincia , denominato Altopiano meridionale degli Erei che accoglie le città archeologiche ed i punti culturali di Piazza Armerina con la villa Romana ed i mosaici, la città ellenistica di Morgantina , oltre agli insediamenti di potenziale agrindustria di Barrafranca e Pietraperzia. Queste fasce costituiscono sicuramente le solide basi su cui puntare per il miglioramento dell’economia del territorio provinciale e sulle politiche di sviluppo.