Enna. Dario Cardaci si congeda da Assessore provinciale

Enna. Che abbia operato bene è stato sancito dal lungo ed unanime applauso ricevuto all’inizio dell’ultimo Consiglio provinciale di lunedì. Una soddisfazione che ben poche “UOMINI” politici hanno avuto riservato. La dimostrazione è proprio quanto sta succedendo con il suo compagno Assessore che, nello stesso giorno, ha rassegnato le dimissioni.
Questo il saluto che da nobiluomo ha rivolto Dario Cardaci:
“Come oramai risaputo, la mia candidatura al Comune di Enna è stata premiata dalla fiducia di tutti coloro che hanno ritenuto la mia proposta come un’ipotesi credibile. Il nuovo scenario pone quindi di fronte ad una scelta, che per quanto complessa si presenti, va in ogni caso fatta e su cui desidero esprimere una brevissima riflessone.
Dopo aver preso la decisione di candidarmi – anche su preciso invito del mio Partito – ed aver raccolto il consenso necessario per essere eletto, restare a ricoprire il ruolo che oggi rivesto sembrerebbe una scelta dettata da calcoli di mero opportunismo e strumentale al consolidamento di una posizione personale: cosa inconcepibile per chi è assolutamente lontano da queste logiche. L’incontenibile amore verso la mia Città ha fatto il resto.
Una Città che sembra avere imboccato la via di un inarrestabile declino ha bisogno del contributo di tutti; sottrarsi a questo impegno, pur consapevole dei miei limiti, sarebbe un atto irresponsabile.
Certo, sembra strano che in tempi come i nostri qualcuno decida di lasciare una posizione di governo prestigiosa per tornare a rimboccarsi le maniche fra la gente della propria comunità, peraltro da Consigliere di minoranza, purtuttavia ogni tanto accade, nel mio caso poi in piena coscienza e convinzione, rese ancor più tali dalla possibilità di dare con questo gesto, un’accelerazione decisa ad una verifica politica che ponga fine una volta per tutte allo stato di fibrillazione latente che caratterizza i rapporti politici all’interno della maggioranza che governa la Provincia. Onestamente non so se il breve, ma intenso periodo vissuto da Assessore mi abbia consentito di raggiungere la grande ambizione di rimettere al centro del dibattito politico l’agricoltura ed i suoi guai; non so se il messaggio che si voleva trasmettere è arrivato dove era giusto che arrivasse con la forza necessaria, so però di avere profuso tutti i miei sforzi perché questo accadesse e so che questo tentativo non sarebbe mai nato se non avessi potuto contare sull’aiuto disinteressato, sulla vicinanza e sulla competenza di tutti quelli che hanno creduto nella bontà di quanto stavamo facendo”.