Enna. SiciliAmbiente: Assemblea sindaci e problemi lavoratori

Enna. Le difficoltà finanziarie di SiciliAmbeinte, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in tutto il territorio della provincia, non potevano non provocare la protesta dei lavoratori. C’è stato lo sciopero della fame degli amministrativi ed ora riesplode la protesta dei lavoratori di Sicilia ambiente. Ieri mattina Emilio Ilardo, 46 anni, operatore ecologico, da quattro mesi senza stipendio, è salito sulla Rocca di Cerere ed ha minacciato di buttarsi giù se non potrà parlare con il presidente di SiciliAmbiente,Giovanni Barbano. Non è la prima volta che Emilio Ilardo si da a queste dimostrazioni di protesta; in passato ha anche tentato di darsi fuoco in piazza Garibaldi, davanti la Prefettura, qualche altra volta si è portato presso le pendici nella zona di Montesalvo, sempre minacciando di buttarsi, poi l’offerta di dargli qualche anticipazione ha consentito allo stesso di desistere dal suo insano gesto. In campo organizzativo c’è da sottolineare che l’assemblea straordinaria dei sindaci è stata convocata per il 16 luglio in prima convocazione e per il 19 in seconda convocazione, mentre si è in attesa che il presidente della Provincia regionale, Giuseppe Monaco, per rispettare gli impegni presi, dovrebbe emettere ordinanza di inserire la società SiciliAmbiente nel registro dei gestori per l’attività di impresa, quindi in grado di effettuare il servizio rifiuti, passaggio necessario per poter poi passare all’esercizio provvisorio, che dovrebbe essere rinnovato ogni sei mesi per arrivare al 26 aprile del 2011, quando diventerà operativa la nuova legge regionale sui rifiuti. Nell’assemblea straordinaria i sindaci sono chiamati ancora una volta ad una prova di grande responsabilità perché sono loro che devono decidere cosa fare e come risolvere il problema dei rifiuti e soprattutto della sopravvivenza di SiciliAmbiente e dei suoi 473 dipendenti. E’ stato detto, più volte,che il servizio di raccolta dei rifiuti in provincia di Enna, costa 16 milioni di euro, ai quali aggiungere i 5 milioni che si pagano alla Regione per lo smaltimento dei rifiuti nella discarica di Cozzo Vuturo, per cui il costo complessivo è di 21 milioni di euro, al di sotto di questo valore, difficile che SiciliAmbiente sia nelle condizioni di poter effettuare il servizio. Questa è una condizione alla quale non si può derogare e di questo devono convincersi i sindaci che devono incominciare e a pensare a far pagare le bollette agli utenti, specie a quelli che non pagano da anni se si vuole dare una certa autonomia finanziaria perché tra qualche si potrebbero trovare davanti allo sciopero degli operatori ecologici ed in periodo estivo diventa sicuramente molto complesso e difficile. Comunque il 19 luglio qualcosa di concreto si dovrà conoscere sull’emergenza rifiuti.