Enna. Fibrillazioni nel centrodestra, aumenta la “temperatura” alla Provincia

Enna. Le dimissioni volontarie da assessore provinciale all’agricoltura di Dario Cardaci, che da ieri sera è componente del consiglio comunale del capoluogo, e quelle “forzate” dell’assessore al turismo e sport, Fabrizio Tudisco hanno provocato all’interno del centrodestra fibrillazioni in tutti i partiti, specie nel PdL dove si deve operare per sostituire i due dimissionari, e non sarà facile perché si deve andare alla ricerca di elementi che siano validi e che diano un certo equilibrio in un partito in cui gli spifferi arrivano da tutte le aprti, specie da Nicosia e Piazza Armerina. Ovviamente queste dimissioni hanno aumentato gli appetiti all’interno del centrodestra tanto è vero che il gruppo federato, salito da due a tre con l’innesto di Filippo Crapanzano, non ha avuto grandi difficoltà ad avanzare delle proposte, magari chiedendo uno degli assessorati dell’Udc, perché per un partito allo sbando come quello caro a Casini, due assessorati sono veramente troppi. Si parla anche di un azzeramento della giunta e del sottogoverno, ma questa “rivoluzione” non è gradita al Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo perché in questo momento il partito con tre consiglieri provinciali (Catania, Cimino e Russo) si trova ad avere tre assessori (Bruno, Furia e Mattia) e tanti posti di sottogoverno. Troppa grazia per un partito che nelle recenti elezioni amministrative non è che abbia fatto sfraceli. Le due dimissioni di Cardaci e Tudisco, l’incertezza di almeno un assessorato dell’Udc ovviamente hanno aumentato gli appetiti da parte di tutti i partiti di centrodestra , dove ovviamente le pretese sono tante e le richieste pure per cui le fibrillazioni incominciano a verificarsi ovunque. Qualcuno, all’interno della maggioranza di centrodestra dice che l’asse si sta spostando da Piazza Armerina verso Nicosia, che vi è la necessità che queste sostituzioni avvengano subito per evitare che la situazione degeneri, che uno degli assessorati del PdL deve andare al capoluogo scarsamente rappresentato, mentre il vertice regionale dell’Udc, nonostante la protesta scritta dei rappresentanti della zona Nord, proteggono a spada tratta il posto in giunta del vice presidente Luisa Lantieri, mentre sull’altro assessorato sono pronti a discutere ed il gruppo federato non nasconde le sue mire per avere un altro posto in giunta, oltre a quello ricoperto da Gaetano Di Maggio (bilancio). Insomma si preannunzia un’estate molto calda alla Provincia e potrebbe non verificarsi quella “pausa estiva” che solitamente accompagna ogni anno l’attività politico-amministrativa degli enti locali.