Enna. Sicurezza nelle scuole a rischio riapertura per alcuni plessi

Enna. Potrebbero essere parecchie le scuole del capoluogo e della provincia che, all’apertura dell’anno scolastico non avrebbero le condizioni di sicurezza per poter riprendere le lezioni, quindi, ospitare alunni, docenti e personale non docenti. Il caso della scuola elementare “De Amicis” del quartiere Monte ad Enna è emblematico perché la scuola, non possedendo i requisiti di sicurezza, ha chiuso anticipatamente l’anno scolastico ed è stato consentito l’utilizzo del piano terra per un centinaio di alunni, asilo compreso. Proprio la scuola De Amicis ancora non ha completato tutte le prescrizioni che sono state avanzate dal comando provinciale dei vigili del fuoco per cui l’apertura della scuola è ancora a rischio. Vero è che si sta completando il corso per la sicurezza da parte del personale della scuola, che si chiuderà tra qualche settimana, vero è che è stato rivisto l’impianto elettrico, realizzate le porte antipanico, la messa in funzione degli estintori, ma c’è ancora tanto da fare e la nuova amministrazione comunale dovrà farle prima dell’inizio di settembre, quando torneranno a scuola i docenti e subito dopo gli alunni. Ad Enna pare che siano tante le scuole che devono essere riviste perché mancano le condizioni di sicurezza previste dalla legge ed in questo senso il comando provinciale dei vigili del fuoco da tempo ha scritto al comune e alle scuole stesse di adeguarsi pena la non agibilità della scuola. Una delle poche scuole che ha rispettato tutte le modalità previste dalla legge è l’Istituto Tecnico di Enna bassa, dove il dirigente scolastico, professor Angelo Moceri, è riuscito a realizzare tutto quello che era necessario per dare i crismi della sicurezza a tutto l’immobile. Il neo sindaco Paolo Garofalo e la nuova amministrazione comunale, che entrerà in attività tra qualche settimana avranno questo impegno inderogabile di controllare tutte le scuole elementari e medie del capoluogo, mentre alla Provincia regionale spetta il compito di controllare tutti gli istituti superiori per vedere se esistono le condizioni per poter ospitare alunni e docenti, se sono stati fatti al personale i corsi per la sicurezza perché in caso contrario ci sarà il veto del comando provinciale dei vigili del fuoco. Tra l’altro c’è da sottolineare che le amministrazioni comunali e le scuole da tempo hanno ricevuto da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco le indicazioni delle cose che bisogna fare bene e con urgenza, ma molti dirigenti scolastici hanno fatto orecchie da mercante ed alla fine c’è stata la chiusura della scuola anticipata, come è avvenuto con la scuola elementare “De Amicis”.