L’esperienza pergusina di disinfestazione biologica in un convegno in Umbria

Il lago di Pergusa di Enna è stato uno dei protagonisti in un convegno organizzato dall’Università degli Studi di Perugia, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia e dall’Azienda Sanitaria Locale n° 2 dell’Umbria.
Il Convegno dal titolo “Il controllo dei Chironomidi al lago Trasimeno a confronto con altre esperienze, Impiego di prodotti biologici e lotta integrata” si è tenuto a Passignano sul Trasimeno nei giorni scorsi ed ha permesso uno scambio di esperienze e studi tra la realtà del lago Trasimeno ed altre realtà. Tra i relatori, la prof.ssa Elda Gaino del Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, con studi sui Chironomidi (comunemente detti “moscerini”), la dott.ssa Rosa Termine, biologo dell’Università degli Studi di Enna “Kore” che ha trattato l’esperienza di controllo biologico delle larve di Ditteri (Zanzare e Chironomidi) presso la Riserva Naturale Speciale del lago di Pergusa e il prof. Peter De Chant, direttore della Valent BioSciences, che conduce studi negli USA sul Bacillus thuringiensis.
Il lago Trasimeno, il quarto lago italiano per estensione, ha diversi punti in comune con il lago di Pergusa, quali l’origine tettonica, bassi fondali e ricambio idrico quasi nullo; negli ultimi anni la fascia rivierasca del Trasimeno è stata interessata da intensi sfarfallamenti di Chironomidi, Ditteri che non pungono ma che per gli eccessivi sciami provocano disagi ai residenti e al comparto turistico, tanto da far attivare, dietro un’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2002, un piano operativo per il loro contenimento ad opera della Regione Umbria e degli Enti Locali. Esso è articolato in tre tipologie di intervento: 1) “diversione luminosa” per attirare gli insetti adulti in aree lontane dai centri abitati; 2) trattamenti con Bacillus thuringiensis var. israelensis nelle aree costiere del lago Trasimeno per il contenimento larvale; 3) trattamenti con insetticidi a bassa tossicità presso i centri abitati, a distanza dalle acque, solo in casi di elevata densità dei Chironomidi.
L’esperienza del lago di Pergusa rappresenta un fiore all’occhiello per la lotta biologica alle zanzare in Sicilia. Nel 1999 la scelta della lotta larvicida biologica da parte dell’Ente gestore, la Provincia Regionale di Enna, fu una scelta all’avanguardia per il meridione d’Italia (sotto Roma non era stata ancora attuata), poiché la lotta che comunemente veniva eseguita dalle Amministrazioni pubbliche era soprattutto adulticida (tuttora poco efficiente) e, tra gli addetti ai lavori, i larvicidi (che permettono migliore controllo) erano poco usati ed il Bacillus thuringiensis (utilizzato nella lotta biologica, quindi esente da tossicità per l’uomo) era pressoché sconosciuto. Inoltre l’uso, ancora oggi, di un prodotto biologico per il contenimento delle zanzare nel lago di Pergusa denota una grande sensibilità dell’Amministrazione provinciale, avendo messo in primo piano il benessere dei cittadini scegliendo una lotta nel pieno rispetto sia della pubblica sanità che della natura. La nostra Università, invitata dagli organizzatori a partecipare da protagonista al convegno, ha anche avuto la possibilità di promuovere la R.N.S. del lago di Pergusa, facendola conoscere nei suoi peculiari aspetti.