Si deve far merito al Comune di Aidone della scelta di promuovere un Incontro scientifico, in luogo di un’altra manifestazione di più largo seguito popolare ma di risultati effimeri, e dell’intento di suscitare un vivo interesse per lo studio e la valorizzazione del patrimonio culturale del suo territorio. Essendomi stata affidata l’organizzazione del progetto, per la sua riuscita ho chiesto e ottenuto l’adesione di colleghi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania e di Funzionari archeologi della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna ultimamente preposti alle indagini a Morgantina e alla sua tutela, che torno a ringraziare.
I lavori, seguiti con attenta partecipazione da un folto uditorio, hanno avuto un buon successo, che ha confermato la bontà della decisione presa e rafforzato il proposito di conservarne la memoria. Le relazioni presentate in quella giornata sono ora raccolte nel presente volume, che contiene gli atti di essa e inoltre due contributi, l’uno di Malcom Bell e l’altro della giovane Serena Raffiotta, che non sono potuti pervenire in quell’occasione, e che completano il quadro degli interventi volti a illustrare risultati nuovi degli studi archeologici.
Nell’opera di redazione sono state di valido aiuto la dott.ssa Maria Agata Vicari, che ha uniformato i vari contributi alle norme fissate e ha collaborato alla correzione delle bozze, e la dott.ssa Viviana Lo Monaco, che ha curato l’impaginazione elettronica delle illustrazioni.
Un doveroso e sentito ringraziamento debbo rivolgere al Prof. Massimo Frasca, Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Catania, che ha patrocinato il volume, e all’Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana che, con un decisivo contributo economico, ne ha consentito la stampa.
Giuseppe Guzzetta
Trascorso un triennio quale docente di ruolo di Italiano e latino nei Licei e Istituti magistrali, dal marzo 1980, è stato Ispettore archeologo numismatico del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali prestando servizio presso la Soprintendenza archeologica della Puglia (Taranto), nel cui ambito è stato anche direttore del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
Dopo un biennio è passato nei ruoli del Ministero dell’Università tornando ad operare nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania in cui è attualmente professore di Numismatica antica e vice presidente del corso di Laurea in Scienze dei Beni culturali.
È autore di numerose pubblicazioni scientifiche che attualmente raggiungono la settantina. Nel 2005 dalla città di Vittoria gli è stato conferito nell’ambito del premio nazionale Ninfa di Camarina quello di Cultura classica “Prof. V. Lavore”.