Enna. Consiglio comunale: “Soccorso azzurro” per Presidenza

Enna. “Soccorso azzurro” per il Partito Democratico nel corso dei lavori del consiglio comunale di venerdì sera, durato sino all’una, durante il quale si sono eletti il presidente, Enrico Vetri, rappresentante del Pd, e il vice presidente, Salvo Di Mattia, espressione della lista “Enna libera”, ma di fatto rappresentante del Pdl Sicilia. Nella sostanza, alla seconda seduta, è cambiata quella maggioranza che era stata premiata dagli elettori (Pd, Primavera Democratica e Sinistra Democratica con 18 consiglieri) e se ne è venuta a creare un’altra che sicuramente è meno compatta, perché può contare su sedici consiglieri, anche se Filippo Fiammetta, in un suo intervento, ha fatto capire che la sua appartenenza al PD c’è, ma con qualche distinguo. Lo stesso dicasi dei tre consiglieri della lista “Enna al centro”, i quali hanno dichiarato di essere del centrosinistra, ma con tantissimi distinguo. Una maggioranza, dunque, che nasce solo ed esclusivamente per interessi politici, mentre si allarga vistosamente la frattura tra il Partito Democratico e Primavera Democratica a significare che questa legislatura non inizia sotto buoni auspici, ed il sindaco Paolo Garofalo e la sua giunta dovranno continuamente cercare mediazioni diplomatiche per cercare di raggiungere risultati concreti. Paolo Garofano, nel presentare la giunta ha chiesto il pieno sostegno per la condivisione della gestione della cosa pubblica perché tutti devono partecipare alla crescita della città. Un netto “No” al frastagliamento del consiglio in quanto blocca l’azione per ripresa della città, quindi non una democrazia fatta di numeri ma di partecipazione. Paolo Garofano ha detto che rifiutava lo slogan di essere “il sindaco che tradisce “ riferendosi a Primavera Democratica, che, pur avendo sostenuto lealmente durante la campagna elettorale il sindaco, ha comunicato di non voler partecipare alla giunta, ma il dovere di un sindaco era di formare subito una giunta, e gli elettori hanno l’intelligenza di capire. Il ruolo del Sindaco sarà esercitato con determinazione. Troppi i bisogni per cui c’è urgente bisogno di risolverli. Tanti gli interventi da Mario Messina che ha dichiarato che il programma è debole e la città ha bisogno di una nuova fase.

Salvo Di Mattia “sarò un vice presidente di garanzia di grande equilibrio, come nel passato”. Paolo Gargaglione ha evidenziato che si tratta di un consiglio comunale che determinerà equilibri nuovi e atto gravissimo quello dell’elezione del Presidente e del vice determinata da una nuova maggioranza, di arroganza politica, provocando un ulteriore strappo e tradimento di una parte dell’elettorato. In tempo di record il sindaco Garofano ha frantumato il partito, ed ha chiesto il “soccorso azzurro” che renderà il consiglio ingestibile. Sarà valutato di volta in volta il voto e solo per gli interessi della città”. Paolo Timpanaro, passato dal Pd a Primavera Democratica, ha dichiarato che si tratta di “un atto di coerenza morale e politico, consequenziale del progetto del partito che si chiama Paolo Garofano”. Dario Cardaci si è compiaciuto con il sindaco per avere scelto la strada del confronto: “L’opposizione è stata assorbita dagli eletti di Primavera Democratica, che ha messo in evidenza una frattura insanabile. Una coalizione che ha fatto registrare lo sfascio già in partenza, quindi già fallito il programma del sindaco, che perde autorevolezza per il costante e continuo lavoro di mediazione che dovrà affrontare. Giunta debole ed una opposizione responsabile”. Dante Ferrari ha sottolineato che i variopinti criteri di scelte assessoriali, ha elaborato una giunta connotata da inesperienza politica. Ferma condanna a Garofalo per avere cercato una maggioranza di inciuci e già dilaniata. I problemi da affrontare subto sono sanità, Prg e università.

Una lunga seduta ha battezzato i lavori del consiglio comunale di Enna non senza mugugni e critiche, però, sull’opportunità di espressione della maggioranza nella votazione del vice presidente. Su questo tema, ma anche sul futuro che lo attende nella veste di presidente del Consiglio comunale, è intervenuto il consigliere Enrico Vetri che innanzitutto spiega, a suo modo di vedere, quali segnali politici sono venuti fuori dopo la prima seduta. “È stato evidente un allontanamento dell’area Franceschini che si trova nella lista Primavera Democratica, ciò non toglie che il Pd ha presentato il suo candidato e l’ha votato. Il sindaco ha presentato la sua Giunta e quindi si comincia a lavorare nella speranza di potere ritrovare un’unità all’interno del partito”. Nel corso della votazione l’opposizione ha chiesto, a più riprese, alla maggioranza un atto di maturità astenendosi dalla votazione del vice presidente del Consiglio lasciando la scelta alla sola opposizione, vicenda a cui Vetri risponde così: “Da un punto di vista regolamentare è previsto che il vice sia espressione dell’opposizione e così è stato, dopo di che – aggiunge Vetri – non si può chiedere a nessuno dei consiglieri comunali di astenersi”. E qui l’affondo di Vetri che ricorda come “il centrodestra non ha avuto la stessa sensibilità alla Provincia dove il presidente ed il vice presidente vicario sono della maggioranza; non penso che l’etica politica cambi in base al Palazzo in cui si vota”. A questa affermazione fatta a Sala d’Euno alcuni consiglieri di centrodestra hanno fatto notare che alla Provincia il centrosinistra ha un suo vice presidente e questo è Paolo Buscemi.

Le prerogative sulle quali Vetri assolverà il suo ruolo saranno, spiega il presidente, “dare dignità al Consiglio e lavorare con serenità nell’interesse della città. Ho chiesto ai consiglieri di fare quadrato intorno alla Presidenza per quello che significa il ruolo istituzionale”.

Consapevole che il Consiglio comunale ha un ruolo delicato Vetri si rivolge a tutti i consiglieri: “Il Consiglio ha un ruolo importante, tra i quali ricordo la votazione del Bilancio e la ratifica di atti dell’amministrazione” e per questo Vetri auspica la partecipazione e l’interesse di tutti i consiglieri. E dopo aver consumato i primi atti adesso c’è la necessità di iniziare a lavorare per la città ed il Presidente del Consiglio fissa le prerogative: “La prima è sicuramente il Bilancio, siamo già oltre i tempi e c’è la necessità di andare avanti e mettere la città nelle condizioni di poter andare avanti”. Il Consiglio, dunque, si dovrà mettere nelle condizioni di votare il bilancio andando, poi, ad operare sin da subito laddove ci sono le necessità per rilanciare Enna.

A chiusura dei lavori è stata eletta la commissione elettorale: Cuci 7, Palermo 7, Salamone 9, (Grasso 4) per i supplenti si è astenuta Primavera Democratica: Timpanaro 8, Contino 7, Tornabene 8.


n.d.r.: Abbiamo ricevuto un “appunto” da un neo Consigliere comunale che non ha gradito quanto sopra, a questo punto o sono sfuggite al sottoscritto (che è stato presente ai lavori sino all’una di notte) alcune sottigliezze o lo stesso Consigliere comunale di maggioranza non ha proprio capito niente nel cogliere le sottigliezze del dibattito dei colleghi Consiglieri. Ad ogni buon fine di seguito gli appunti presi per la stesura dell’articolo:
 

Garofalo dopo giuramento: Piena autodeterminazione del Consiglio comunale, (riferimento alla scheda bianca x elezione Presidente Consiglio) ma nello stesso tempo ha chiesto il pieno sostegno per la condivisione della gestione della cosa pubblica. No al frastagliamento del Consiglio in quanto blocca azione per ripresa della città, non una democrazia fatta di numeri ma di partecipazione. Rifiuta lo slogan del “Sindaco che tradisce”, Primavera Democratica, pur avendo sostenuto lealmente durante la campagna elettorale il Sindaco, ha comunicato di non partecipare , il dovere del Sindaco era di formare subito una Giunta, gli elettori capiranno. Il ruolo del Sindaco sarà esercitato con determinazione. Troppi i bisogni che hanno urgenza per essere risolti (riferimento già a sinergia con Vescovo per i nuovi poveri).

 

Messina: Programma debole, si spera possa aprirsi nuova fase per la città

 

Di Mattia: Sarò un vice presidente di garanzia di grande equilibrio, come nel passato.

 

Gargaglione: Un Consiglio comunale che determinerà equilibri nuovi. Atto gravissimo quello dell’elezione del Presidente de del vice determinata da una nuova maggioranza, di arroganza politica e alimentato un ulteriore strappo. Tradimento di una parte dell’elettorato. In tempo di record il Sindaco ha frantumato il partito, ed ha chiesto il “soccorso azzurro” che renderà il Consiglio ingestibile. Poi riferimento al “fasullo” comitato comunale dei garanti su espulsione dell’area Lumia. Sarà valutato di volta in volta il voto e solo per gli interessi della città. Forte la posizione critica nei confronti del Sindaco.

   

Timpanaro: Atto di coerenza morale e politico, consequenziale del progetto del partito che si chiama Paolo Garofalo.

    

Cardaci: Compiacimento con Sindaco per avere scelto la strada del confronto. L’opposizione (ruolo) è stata assorbita dagli eletti di Primavera Democratica, che ha messo in evidenza una frattura insanabile. Una coalizione che ha fatto registrare lo sfascio già in partenza, quindi già fallito il programma del Sindaco, che perde autorevolezza per il costante e continuo lavoro di mediazione che dovrà affrontare. Giunta debole ed una opposizione responsabile.

     

Contino: mancanza di presentazione del programma, in particolare sul futuro delle partecipate.

           

Nasonte: invito a Consiglieri di Primavera Democratica a discutere ragioni fuori del Consiglio comunale.

      

Ferrara: variopinti criteri di scelte assessoriali, elaborazione di una giunta connotata da inesperienza politica. Ferma condanna a Garofalo per avere cercato una maggioranza di inciuci (soccorso no di stampelle ma di zerbini) già dilaniata. Subito problemi da affrontare: sanità, Prg e università

          

Vasapollo: Saremo responsabilmente opposizione, senza inciuci, equidistanti sia da dx che da sx

 

mancano appunti di interventi di altri Consiglieri, considerati giornalisticamente non significativi