Enna. Priorità, anche, al piano regolatore della città

Enna. Da ieri mattina la nuova giunta comunale, ha iniziato la sua attività politico -amministrativa ed ovviamente si spera che parecchi problemi della città possano essere presi in considerazione per poterli risolvere nel più breve tempo possibile. Un problema, sicuramente, è più importante di tutti, si tratta del Piano regolatore generale, che il consiglio comunale passato, ammalato di ostruzionismo politico, non è riuscito ad approvare con tutte le conseguenze del caso. Uno strumento urbanistico che è atteso da quasi vent’anni dall’intera popolazione ennese, tenuto conto che dovrà riparare ai tanti guasti che un’edilizia caotica ha creato, specie nella zona di Enna bassa. Il sindaco Garofalo conosce molto bene le problematiche legate al Piano regolatore per essere stato ad inizio della legislazione passata l’assessore all’urbanistica e per avere seguito in prima persona l’iter burocratico del piano regolatore. Oggi il sindaco ha un appoggio molto concreto in Gino la Rocca, ingegnere, per decenni funzionario del Genio Civile, quindi nelle condizioni di conoscere molto bene quali sono le procedure ed il cammino da intraprendere, ma la prima cosa da fare è quella di coinvolgere il consiglio comunale tutto, nessuno escluso, al di là delle appartenenze politiche, in modo da porre fine ad una procedura stancante come quella dell’approvazione del PRG ed arrivare, finalmente, alla sua approvazione, pur riconoscendo che l’attuale piano regolatore ha bisogno di correttivi perché sono cambiante tante cose, specie ad Enna bassa, e, quindi, necessità di una rimodulazione che, comunque, si potrà fare sicuramente dopo. Nella scorsa legislatura si era arrivati quasi all’approvazione, e nelle ultime sedute si tentò di arrivare ad approvarlo, ma poi qualche consigliere del PD dissidente contribuì a non farlo approvare con la conseguenza di allungare il suo percorso ed essere ancora senza lo strumento urbanistico, che dovrebbe porre fine alle costruzioni selvagge che si stanno registrando ovunque, e soprattutto cercare di creare quel collante che dovrebbe unire tutte le zone di Enna bassa, allo stato attuale somiglianti ad isole senza alcun collegamento con le altre perché manca un progetto di continuità, specie dal punto di vista della viabilità. Inoltre, tra gli impegni che il neo sindaco ha messo nel suo programma vi è la valorizzazione del centro storico per cercare di incrementare le attività commerciali, argomento questo importante per lo sviluppo socio-economico del capoluogo, che, come ha detto lo stesso sindaco Garofalo, bisogna lavorare per portarlo ad essere un vero e proprio capoluogo di provincia.

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redazione-vivienna