Troina. Casa accoglienza di padre Piergiovanni vicina a poveri e disagiati

Troina. Nell’attuale situazione di crisi economica che Troina sta vivendo, le famiglie, gli anziani ed i giovani in difficoltà sono sempre più soli perché privi del sostegno delle istituzioni pubbliche. Le carenze del welfare pubblico in paese non sono compensate dalla reti di aiuto informale, come lo erano una volta i rapporti di vicinato. A fronteggiare il rischio di povertà che incombe su un numero crescente di persone, ci sono poche associazioni di volontariato. Tra le associazioni di volontariato di ispirazione cattolica, la “Caritas Santa Maria degli Angeli “ è quella che interpreta al meglio il welfare community, la nuova forma d’intervento per alleviare il disagio sociale nei confronti del quale il vecchio welfare state è del tutto inadeguato. Se le istituzioni pubbliche ( welfare state), per le difficoltà finanziarie in cui si dibattono, non sono più in grado di assicurare un sostegno a chi si trova in difficoltà, è la comunità (welfare community), con le sue risorse, che se ne fa carico. Fede e comunità sono le due idee che animano l’Associazione Santa Maria degli Angeli di padre Piergiovanni Sanfilippo, un mite francescano che negli anni ’80 pensò di trasformare in casa di accoglienza di persone in difficoltà il convento dei frati cappuccini di via Umberto I, la cui costruzione risale al XVII secolo. “Oggi ospitiamo nella casa di accoglienza 50 persone”, ci ha detto padre Piergiovanni. Ai suoi ospiti l’associazione, in collaborazione con la comunità Santa Maria degli Angeli, fornisce vitto, alloggio ed assistenza sanitaria. La casa di accoglienza è in grado di autosostenersi finanziariamente. “Quello che riceviamo dai nostri benefattori lo utilizziamo per migliorare e rendere più confortevoli i locali della casa di accoglienza e per altre iniziative esterne, come l’oratorio intitolato a frate Vittorio Maria Calandra, il doposcuola per i ragazzi ed il sostegno alle persone e famiglie che attraversano momenti di difficoltà economiche”, ci ha spiegato padre Piergiovanni. Si spendono circa 1200 euro al mese per l’oratorio, che nei mesi estivi durante le vacanze è frequento da 300 ragazzi e durante il periodo scolastico da una trentina di ragazzi. Di recente, la Fondazione Enel Cuore ha dato all’associazione un cospicuo contributo di circa 100 mila euro, che è stato utilizzato per migliorare i locali della casa di accoglienza. Da alcuni anni, arrivano all’associazione quei 25 mila euro che il consiglio comunale stanzia nel bilancio del Comune di Troina. Queste somme, che si aggiungono a quelle che l’associazione mette a disposizione, sono utilizzate per pagare bollette della luce, del gas e dell’acqua e l’affitto della casa a famiglie che spesso di trovano in serie difficoltà economiche. Con il banco alimentare locale, l’associazione assiste 50 famiglie bisognose alle quali settimanalmente fornisce gratuitamente generi alimentari. In cantiere, l’associazione di padre Piergiovanni ha un’altra iniziativa: “Stiamo partecipando ai bandi della Regione Siciliana per il contrasto alla povertà e chiederemo alla Fondazione Enel Cuore di aiutarci a migliorare il campetto di calcio e ad acquistare e ristrutturare case nel centro storico da dare a chi la casa non ce l’ha”.

Silvano Privitera