Enna. Confermato l’arresto di Michele Favella, ristoratore di Piazza Armerina, di 57 anni, arrestato venerdì perché resosi responsabile di detenzione illegale di due armi clandestine, munizioni da guerra e polvere da sparo, nel corso di un’operazione di controllo del territorio effettuata da agenti e carabinieri. Assieme arrestata pure la moglie, Maria Grazia Costa, che, comunque, ieri mattina ha lasciato il carcere di Enna con l’obbligo di dimora. Il Gip Elisabetta Mazza ha, dunque, convalidato l’arresto per i due coniugi, disponendo però la misura cautelare alternativa solo per la donna, che è stata scagionata dal marito. Michele Favella è difeso dall’avvocato Michele Calcagno, mentre la Costa dall’avvocato Sinuhe Curcuraci. La donna, nel corso dell’interrogatorio, ha dichiarato di sconoscere che il marito detenesse abusivamente delle armi in maniera irregolare. Michele Favella ha dichiarato, nel corso dei due interrogatori a cui è stato sottoposto, prima di fronte al Gip, poi di fronte al Procuratore Calogero Ferrotti di avere avuto una delle due pistole, la 38 Special, da oltre 26 anni e di non averne dichiarato il possesso perché non sapeva di doverlo fare. Per l’altra pistola, un revoler 380, riverniciato di nero a cinque colpi e privo di matricola e tre involucri contenenti polvere da sparo, trovati in un involucro sigillato nella casa di rurale, in un incavo alla cui custodia erano stati messi due molossi, ha detto di averlo avuto a casa per fare un favore a un conoscente, ma di aver creduto che il pacchetto contenesse dei monili d’oro. Il suo difensore ha sottolineato che Michele Favella è sostanzialmente incensurato: l’unico precedente sarebbe una condanna a 19 mesi, durante il servizio di leva, per un’offesa a un superiore.