Enna. Maggioranza battuta in Consiglio comunale su tariffe rifiuti. Dichiarazione del Sindaco

Enna. La maggioranza di centrosinistra al Consiglio comunale si scioglie al sole al primo vero confronto: quello delle tariffe sulla Tarsu.

Infatti, sulla mozione, che era stata presetata dal gruppo del PdL e dai tre consiglieri della lista “Enna al centro” e che chiedeva l’annullamento della delibera di giunta comunale sull’approvazione delle tariffe, si sono concentrati i voti favorevoli dei 5 consiglieri di Primavera Democratica, dei 3 consiglieri del MpA, dei due del Pdl, dell’indipendente Mario Messina, dei 3 della lista “Enna al centro” ed ovviamente del consigliere del PD, Filippo Fiammetta, che, in questo momento, è in una posizione di contrasto con il suo gruppo. Era assente il consigliere Cappa.

Una situazione che potrebbe verificarsi in futuro con l’immagine di una maggioranza che si è sgretolata e che ora vive di provvisorietà, perché se manca qualche consigliere del PD, la situazione diventa critica per il centrosinistra e per l’amministrazione comunale. Ovviamente il sindaco Paolo Garofalo può anche non tenere conto di questa “battuta d’arresto”, perché si tratta di un atto di indirizzo, ma è anche vero che deve valutare le considerazioni che sono state fatte sulle tariffe da parte di molti consiglieri a cominciare da Mauro Incardona (Primavera Democratica), che ha evidenziato come leggi 142/90 e 48/91 dichiarano la legittimità delle tariffe solo se votate dal consiglio comunale, e da Dario Cardaci (PdL) che, legge alla mano, hanno dimostrato, anche con sentenze di alcuni Tar, che le tariffe sulla Tarsu sono di competenza esclusiva del consiglio comunale.

Il sindaco ha dichiarato che si recherà a Palermo, per discutere con il vertice dell’Arra del problema delle tariffe e poi si valuterà cosa fare, ma questo non significa che gli utenti non possano iniziare a dare una mano, pagando la prima rata, poi si faranno i conguagli (anche se viene sostenuto da alcuni Consiglieri comunali che pagando la prima rata si accetta l’importo intero notificato). Paolo Gargaglione (Primavera Democratica) sostiene che “il confronto con l’Amministrazione comunale ci deve essere e la prima cosa da avere e valutare è sicuramente il piano economico finanziario”. Un piano economico richiesto più volte e mai arrivato, perché si tratta dell’unico strumento per conoscere il vero costo del servizio di raccolta dei rifiuti e, quindi consentire ai consiglieri comunali di poter espletare le loro prerogative sia in favore della collettività ennese sia in favore del comune. E’ stata anche rilevata un’anomalia in quanto si è tenuto conto del costo del servizio di raccolta dei rifiuti del 2009 per elaborare le tariffe del 2010, non considerando che nel 2010 ci possono essere negatività o positività. I lavori si erano aperti con il giuramento del consigliere Scillia (MpA) e poi con la trattazione del “piano casa inapplicabile in quelle zone che sono interessate ai piani di recupero, come il centro storico, approvato all’unanimità, ma si tratta di un atto dovuto.

Stralcio della dichiarazione del sindaco di Enna (ore 19,31): “Prendo serenamente atto della decisione assunta dal Consiglio Comunale di venerdì scorso, ribadendo ciò che ho avuto modo di dire alla recente assemblea pubblica, ovvero non ritengo di avere nulla da dover difendere ad ogni costo innanzi tutto perché i cittadini hanno bisogno di certezze.
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In ogni caso questa vicenda non sarà lasciata all’improvvisazione di un momento ma affrontando due punti cardine relativi all’abbassamento generale del costo del servizio, ovvero revisione dei costi senza intaccare i posti di lavoro e allargamento della base contributiva, avviando una decisa azione di contrasto all’evasione e all’elusione”.