Rifiuti Enna: Botta e risposta tra Sindaco e Consigliere comunale Peppe La Porta

Il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, interviene su quanto verificatosi in consiglio comunale dove la maggioranza è stata battuta dall’opposizione, grazie al voto di Filippo Fiammetta, consigliere del Pd, ma in posizione di contrasto con il gruppo e con l’amministrazione. “Prendo serenamente atto della decisione assunta dal Consiglio Comunale di venerdì scorso – ha dichiarato Paolo Garofalo – ribadendo ciò che ho avuto modo di dire nel corso della recente assemblea pubblica a sala Cerere. Non ritengo di avere nulla da difendere a ogni costo, innanzi tutto perché i cittadini hanno bisogno di certezze e poi perché questa amministrazione ha ereditato dalla Giunta Agnello-Petralia delle determinazioni, il cui profilo di legittimità stiamo provvedendo ad approfondire. Nei prossimi giorni rassegnerò al consiglio comunale le determinazioni relative a questa delicata vicenda”.
È una critica nei confronti dell’amministrazione passata, che senza avere consultato gli organi regionale ha approvato la delibera al centro delle critiche dell’opposizione ma anche della collettività ennese. “Certamente – prosegue il sindaco Garofalo – la posizione assunta in aula dal gruppo di Primavera democratica e in particolare del consigliere Giuseppe La Porta, che ha praticamente votato contro un provvedimento di cui anche lui ne è l’artefice, finendo per fare opposizione a se stesso, mi conforterà nel caso in cui dovessi decidere per la revoca della delibera sulla Tarsu 2010. In ogni caso cercheremo di affrontare due punti cardine, relativi all’abbassamento generale del costo del servizio, ovvero la revisione dei costi senza intaccare i posti di lavoro e l’allargamento della base contributiva, avviando una decisa azione di contrasto all’evasione e all’elusione”. A questo proposito è stato garantito che si andrà a formare un tavolo tecnico operativo che studierà gli interventi da effettuare.

    

     

 
Non si è fatta attendere la risposta di Peppe La Porta, Consigliere comunale della lista Primavera Democratica ed ex assessore della Giunta dell’ex Sindaco Agnello, che così risponde:

“Caro Sindaco, apprendo dalla stampa che dal mio legittimo e per certi versi sofferto voto all’ultimo consiglio comunale Lei abbia tratto un conforto per eventuali azioni future. Innanzi tutto, dopo il clamore che Lei ha dato sui media al mio voto, è doveroso che io ne spieghi le motivazioni ai cittadini con i quali non ho potuto avere un confronto diretto. In primo luogo la delibera posta in essere dalla II° giunta Agnello, della quale mi onoro di aver fatto parte, è stata  emanata in quanto presentata dai massimi dirigenti amministrativi del Comune di Enna, ai quali abbiamo dato fiducia,  come un atto improrogabile,urgente e legittimo, la cui mancata assunzione  avrebbe posto il Comune in posizione di  illiceità. Oggi , senza l’urgenza e grazie ad una attenta opera di studio dei consiglieri di minoranza, supplendo ad una incompetenza altrui, sappiamo che vi è un vizio formale e quindi, per dare la giusta efficacia all’atto, è doverosa la revoca e la conseguente emanazione di un atto perfetto. Sul merito, come anche Lei ha onestamente comunicato in diverse occasioni, la precedente amministrazione, constatato l’alto costo del servizio, ha cercato in equilibrio fra un giusto servizio, fra le esigenze dei cittadini e quello dei lavoratori, di contenere e mediare il costo della raccolta dei rifiuti riuscendo a ridurlo di oltre un milione di euro! Certo, l’analisi di un piano industriale (serio! Mai portato all’esame della precedente amministrazione e quindi la mozione di revoca della delibera potrebbe servire allo scopo!) porterebbe a mio avviso contenere ancora di più il costo con un sollievo per i tanti cittadini che pur volendo pagare si trovano in evidente difficoltà. Tornado al mio conforto, Signor Sindaco, può essere certo che il mio voto, in tutte le occasioni, sarà determinato solo dalle valutazioni fatte sul metro del Bene Comune, per il resto .. chi amministra ha l’onore e l’onere di compiere scelte  (in piena AUTONOMIA) e  rispondere delle conseguenti responsabilità.

Il conforto ,… proprio no! 

Proprio da questa valutazione nasce il mio voto a favore della mozione di revoca della delibera, che nulla rinnega della precedente azione amministrativa, anzi  ne è la naturale continuazione in un ruolo diverso ma che  mi vede sempre e solo al servizio della città e di quei cittadini più meritevoli di tutela”.