Università Sicilia: Detassare le maturità eccellenti

PALERMO – Detassare le eccellenze. E’ la proposta dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino, che ha spiegato: “Sono almeno tre le iniziative di immediata realizzazione: i rettori delle Universita’ siciliane, sul modello di quanto gia’ proposto nell’Ateneo di Messina, detassino le “eccellenze” nel primo anno.
Mettano in atto, poi, come del resto e’ sempre avvenuto, il massimo rigore nelle selezioni per l’accesso alle facolta’ a numero chiuso. Si facciano, altresi’, promotori di una proposta in sede nazionale, con l’eventuale collaborazione di questo Assessorato, perche’ i test di valutazione si riferiscano prevalentemente ai programmi scolastici. Cio’ anche per preservare il diritto allo studio oggi clamorosamente violato – ha sottolineato Centorrino – a causa del proliferare di corsi a pagamento (con l’eccezione di quello organizzato in questi giorni dall’Ersu di Messina, grazie all’impegno del suo presidente, Marcello Bartolotta). Questi corsi, cosa assurda da ogni punto di vista didattico, offrono preparazione per lo svolgimento dei di ammissione test a prescindere dalla materia cui i test stessi si riferiscono”.
“Infine – ha concluso l’assessore – come del resto ha preannunciato il presidente Lombardo, l’introduzione della cosiddetta “direttiva sul merito”. Essa permettera’ di valorizzare le eccellenze siciliane, spesso sacrificate in nome di altri criteri di reclutamento, nelle consulenze integrative, necessarie ad esempio all’azione del governo siciliano oltre che nell’adempimento di competenze proprie degli uffici di diretta collaborazione con il presidente, gli assessori della giunta regionale, gli altri organi del Parlamento”.