Ex Sindaco di Leonforte La Porta (MSI) sta con “Silvio”

Leonforte. La confusione nel panorama politico nazionale, oltre che regionale e provinciale, di questi giorni non si è mai registrata nell’agone della politica. Molte le prese di posizioni, ma molti i personaggi che sono messi in attesa. Invece, esce allo scoperto l’ex primo cittadino di Leonforte, ex Commissario di partito, nelle ultime elezioni provinciali primo dei non eletti nella lista del PdL della zona Nord, questa la dichiarazione:
“Berlusconi e Fini condizionano anche il dibattito in questa nostra “periferia” di provincia, offrendo l’opportunità di rivestire di una patina di decenza politica antiche e mai sopite incomprensioni personali, che non giovano alla nostra comunità.
Non sempre, infatti, gli uomini del centro – destra brillano per la capacità amministrativa e per le scelte politiche chiare.
Ci asteniamo, pertanto, da qualsiasi giudizio di merito, lasciando (e invidiando) ad altri la libertà di valutare liberamente.
Nessuno può, tuttavia, nascondere che anche dalle nostre parti una scelta bisogna pur farla, facendo chiarezza prima a noi stessi e, quindi, alla gente.
Comincio a sgombrare il campo da possibili equivoci: io sto con Silvio!
Non gli debbo nulla, nessuna riconoscenza personale, né come uomo né come strimpellatore della politica. Ma sto con lui!
Credo, anzi, che lui debba molto a tutti noi, che con determinazione e coraggio non disertammo mai la battaglia della “buona causa”, costituendo gelosamente se non una “razza” una riserva umana.
Da quella riserva si attinsero molti candidati da contrapporre per l’alto senso dello Stato e l’indiscussa moralità ai professionisti della politica.
Non mi sentii sdoganato, ( perché già la gente aveva pensato a sdoganarmi), quando i miei concittadini mi elessero, prima elezione a suffragio diretto, sindaco preferendomi ad altri sei candidati, tutte persone per bene!
Nel frattempo, all’orizzonte apparve Berlusconi e molti, ai quali non avremmo affidato neppure le chiavi della sezione del M.S.I del più piccolo centro, sgomitarono talmente bene da riuscire, persino ad occupare gli scranni più alti.
L’ M.S.I. mi aveva insegnato che prima viene la gente e solo dopo l’ambizione personale e che l’ambizione più bella era quella di compiere bene il proprio dovere in spirito di servizio.
Al Movimento Sociale dedicai la mia vita sin da giovane, abbracciandone programmi ed ideali; lo servii in tutto disinteresse e per ben due volte, mentre sembrava che la barca affondasse, dovetti ricoprire il doloroso ruolo di commissario straordinario. Neppure una lettera di grazie. Non fa nulla.
Mi si disse, poi, che i tempi cambiano e che per difendere i valori della destra bisognava fare Allenza Nazionale; con le lacrime agli occhi andai a Fiuggi. Il cuore in tempesta!.
Un’ altra prova ci aspettava, perché i tempi cambiano vertiginosamente, un altro sacrificio. Fondiamo una nuova realtà politica, il P.D.L., nella quale portare e difendere i valori della Destra.
Adesso, un po’ di confusione. Famiglia, Nazione, Lavoro io non cambio idea. Per questo sto con Silvio”.