Il centro commerciale naturale “Principe di Valguarnera” costituito l’anno scorso, associa oltre 40 esercizi commerciali, annovera industrie di abbigliamento, negozi di alta moda, sportivi, gioiellerie, calzaturifici, mobilifici, bar, pizzerie, bravi artigiani.
Abiti e prodotti delle migliori firme italiane, messi a disposizione, tra le altre, dalle ditte: Mabitus, Kocham, Don Giacomo, Olimpia, Giudice, Zuccalà calzature, Marilù profumi, da Lina vizi e sfizi, gioielleria Barbagallo, Tolentino Concetta da Piazza Armerina, Sovipel di Vitello e Sollima. Indossati con eleganza e garbo da bravissime modelle e modelli locali e di paesi viciniori. Per un po’ Valguarnera sembra essere assurta domenica sera a capitale della moda e avere riacquistato gli splendori di un decennio fa e l’antica dimensione di un paese a grande vocazione tessile industriale (infatti, uno dei primi comuni della provincia per reddito pro-capite).
Ottime le coreografie, la conduzione della serata è stata affidata ad Ausilia Giadone e Marilita Renna, le acconciature sono state di Franco Stazzone, Sandra Albani, Mariella Trovato e il loro staff, i fiori di Filippo Platania coadiuvato da Giacomo Vitello, il trucco di Maria Rita e Luana Monaco, le foto di Tanino Barbagallo e Gigi La Vaccara. Le musiche del complesso musicale locale“Happy Hoor” Ligabue, che ha aperto la manifestazione” e poi si sono esibiti i campioni di danza Enzo e Federica Di Silvestre. Nel corso della serata si sono pure esibiti il baritono Francesco Capuano e il soprano Concetta Faraci di Barrafranca; la kermesse è stata preceduta nel pomeriggio, presso l’Arco di Litteri di via Garibaldi, da una mostra di gioielli della oreficeria dei F.lli Barbagallo e da una mostra fotografica di Tanino Barbagallo.
“Corriamo per non cadere, per cercare di rimetterci in piede e se possibile ricostruire”- ha dichiarato all’inizio della serata il presidente del consorzio Salvatore Scribano, amministratore delegato della Giudice Spa e decano dell’imprenditoria locale- Valguarnera – ha continuato – è stata la prima in provincia negli anni ’60 a proporre con successo un modello industriale, ora purtroppo non è più così, i morsi della crisi soprattutto nel settore dell’abbigliamento, ci hanno ferito profondamente, ma sapremo rialzarci e riprendere la strada maestra. Non è facile, ma ci stiamo tentando con la costituzione di questo consorzio che ha lo scopo di renderci tutti competitivi, nella giungla commerciale attuale. Spero ed auspico che la legge regionale in materia di consorzi commerciali, venga approvata al più presto per ridare slancio e fiducia al settore in crisi”.
Rino Caltagirone