Nell’editoriale di presentazione della pubblicazione, Cardaci auspicava: “La rivista Henna vorrà essere uno strumento tale, e non solo d’informazione, che possa penetrare in ogni ambiente e stabilire un rapporto di fruttuosa e diretta collaborazione tra amministratori e amministrati”. In quel primo numero, furono pubblicati i bandi della terza edizione del Concorso Musicale Internazionale “Francesco Paolo Neglia”, del quinto Premio Letterario “Nino Savarese” e del terzo Premio Giornalistico “Città di Enna”.
Le prime due iniziative culturali ebbero, negli anni, una certa continuità, ma poi caddero nell’oblio; il Premio Giornalistico ebbe vita ancora più breve, non raggiunse la quarta edizione. La stagione culturale di quel periodo, che calamitò l’attenzione su Enna di letterati, artisti e giornalisti di fama nazionale e internazionale, si deve all’intuito di uno dei più attivi uomini politici della prima repubblica, Vito Cardaci, allora responsabile dell’assessorato alla cultura e alla Pubblica Istruzione, esponente di spicco della Democrazia Cristiana, per due volte chiamato all’alta carica di Sindaco della città (dal 1977 al 1979 e dal 1987 al 1992). Nelle pagine di quell’ “Henna” di quarantacinque anni fa trovarono spazio, tra gli altri, scritti di Giuseppe D’angelo, già presidente della Regione Siciliana, del poeta e scrittore Franco Cannarozzo, che firmava i suoi romanzi con lo pseudonimo Franco Enna, e articoli dei giornalisti Riccardo Campanella, Tiziano De Zardo e Giovanni Comisso, quest’ultimo vincitore del 2° Premio Giornalistico con l’articolo “Un giorno a Enna” pubblicato nel quotidiano “La Nazione” di Firenze del 1964.
La rivista, nonostante il suo buon inizio, non ebbe vita facile. Discontinue, infatti, le pubblicazioni in questi 45 anni. Sotto la direzione di Vito Cardaci si ebbero, a distanza di qualche anno, altri due soli numeri. In seguito, con le sindacature di Michele Lauria, uscì una seconda serie della rivista, diretta da Giuseppe Fiammetta, le cui pubblicazioni ebbero una certa continuità negli anni. La terza serie, direttore responsabile Giuseppe Algozino, pubblicata durante le amministrazioni guidate da Antonio Alvano, durò poco più di quattro anni; l’ultimo numero fu pubblicato nel mese di novembre del 2000. La rivista riprese le pubblicazioni, con una nuova veste editoriale, firmata dal direttore responsabile Paolo Di Marco, nel mese di novembre del 2002. Seguirono altri due numeri, di cui l’ultimo nel dicembre del 2003, mentre era sindaco Rino Ardica.
Salvatore Presti