Enna. Gran caldo in città e freddo intenso per le Commissioni consiliari

Enna. Consiglio comunale del capoluogo congelato perché ancora c’è da risolvere il problema della costituzione delle commissioni consiliari con la conseguente la protesta della minoranza, specie dell’ex alleato del PD, Primavera Democratica, perché non è stato rispettato da parte del presidente del consiglio, Enrico Vetri, il principio della rappresentatività delle minoranza. E’ stato chiesto un incontro prima ed una risposta dopo per chiarire la situazione, ma c’è stato silenzio completo, e il capogruppo del PD, Cappa, ha chiesto al capogruppo di Primavera Democratica, Paolo Gargaglione, altri quindici giorni, per esaminare la situazione, e, quindi, avere un incontro che possa chiarire il problema. Un ritardo che ha creato del nervosismo sia all’interno della maggioranza che della minoranza.
“Il problema è che c’è un certo ostruzionismo da parte della cosiddetta maggioranza, non ci mette interesse il PD per risolvere il problema, e poi ci sono minoranze ,che fanno parte della maggioranza ( si parla dei tre consiglieri della lista “Enna libera”), che dicono di essere fuori dalla maggioranza ed invece usufruiscono dei privilegi della maggioranza. Il presidente del consiglio, Enrico Vetri ha abusato della sua posizione – fa presente il Consigliere comunale Gargaglione – La bozza originaria per l’assegnazione delle presidenze delle commissioni è stata stravolta e le commissioni sono state insediate con lo schema elaborato dalla presidente del consiglio, che non convince per niente i rappresentanti dei partiti di minoranza per cui è necessario avere delle chiarezze, in caso contrario non parteciperemo ai lavori delle commissioni”.
Tutto questo sta comportando una paralisi nell’attività amministrativa per il consiglio comunale, nonostante ci siano argomenti importanti da trattare come la modifica del regolamento del Consiglio comunale per l’approvazione delle tariffe della Tarsu, ma ci sono anche da approvare il bilancio consuntivo ed il bilancio di previsione che ha una notevole importanza perché nel 2011, dopo cinque anni, l’amministrazione comunale ed il consiglio potranno approvare un bilancio sicuramente meno deficitario di quelli passati, perché il 31 dicembre si chiude il dissesto finanziario del comune capoluogo, ed allora qualche iniziativa potrà essere presa per migliorare lo status della città.