Nuova Giunta ad Aidone, C.C. non “infuocato” ma presa d’atto di una brace spenta

Il Sindaco di Aidone Filippo Gangi, con un comunicato stampa, ha annunciato la soluzione della crisi e la nascita della “nuova” Giunta”.
Com’era prevedibile nessuno ha voluto fare un passo indietro e alla fine ne è uscita una amministrazione che sarà sostenuta da una maggioranza risicata; dei nove consiglieri, della ex maggioranza, il sindaco può contare solo su quattro (Rosario Costa, Pino Mirci, Pino Calcagno Spataro, Filippo Arena), a questo numero potrebbe aggiungersi Giovanni Mazzone, il consigliere che in surroga entrerà al posto di Angelo Calcagno, nominato Assessore ai Lavori Pubblici, all’Urbanistica e alla Viabilità, nonché Vice Sindaco. Gli altri tre assessori -Raccuglia, Copia e Furcas- sono stati confermati.
Il precipitare della crisi era apparso chiaro a quanti avevano assistito al Consiglio Comunale di giovedì scorso, 2 settembre, che non aveva avuto nulla di “infuocato”, anzi si era rivelato lo presa d’atto di una brace spenta.
Sono state prima trattate le tre interpellanze presentate dell’opposizione che riguardavano: 1) l’uso improprio dell’automobile del Comune per raggiungere Milano, in occasione della BIT, guidata, non da un autista comunale, ma dai due consiglieri Lombardo e Mendola (interpellanza dei consiglieri Calcagno Gaetano e Nunzio Ciantia) al cui riguardo il sindaco si è limitato ad amettere l’errore; 2) la richiesta dei consiglieri Lo Monaco e Alessi di chiarimeni sugli aggiornamenti delle liste degli ambulanti autorizzati; 3) e l’interpellanza dei medesimi consiglieri sulla condizione disastrata della strada comunale Mancuso. L’unico punto all’o.d.g., l’approvazione del rendiconto finanziario del 2009, non è stato possibile né trattarlo né votarlo perché è venuto a mancare il numero legale; dopo l’allontanamento dall’aula dei tre consiglieri che fanno riferimento all’ex vicesindaco Enzo Lacchiana (Calcagno L.,Mendola e Lombardo), del consigliere UDC, nonché presidente del Consiglio, Pino Di Franco e l’assenza del consigliere Arena, anche i consiglieri dell’opposizione, che in un’altra occasione erano stati tacciati di fare da stampella all’amministrazione, si sono allontanati. Il vice presidente Calcagno Spataro ha dovuto prendere atto della mancanza del numero legale, che si è ripetuta anche nella sedute aggiornate ad un ora dopo e al giorno dopo.
L’approvazione del rendiconto avveniva già in deroga, rispetto alla scadenza del 30 giugno, quindi cosa accadrà ora? C’è il rischio del commissariamento.
Come cittadini, pur sentendoci disorientati e delusi, per il nostro stesso bene facciamo gli auguri al Sindaco Gangi che si trova davanti una strada tutta in salita o, con la sua metafora, in un mare in tempesta, per cui ha bisogno che tutti i santi scendano in suo aiuto per tenere la barra a dritta. Vorremmo che la sua fosse un’amministrazione solida per accompagnare i grandi eventi che ci attendono nel modo più dignitoso possibile e perché vengano risolti in modo sereno i tantissimi problemi che ogni giorno la nostra comunità è chiamata ad affrontare.

F. Ciantia

 

Il Presidente del consiglio comunale Pino Di Franco ha chiesto la seguente precisazione:  

Aidone 8 sett 2010. In relazione all’articolo inserito sul vostro sito in data 5 settembre 2010, dal, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Aidone, mi corre l’obbligo effettuare alcune precisazioni laddove si riporta l’unico punto all’o.d.g., l’approvazione del rendiconto finanziario del 2009, non è stato possibile nè trattarlo nè votarlo perchè è venuto a mancare il numero legale; dopo l’allontanamento dall’aula dei tre consiglieri che fanno riferimento all’ex vicesindaco Enzo Lacchiana (Calcagno L.,Mendola e Lombardo), del consigliere UDC, nonchè presidente del Consiglio, Pino Di Franco e l’assenza del consigliere Arena, anche i consiglieri dell’opposizione, che in un’altra occasione erano stati tacciati di fare da stampella all’amministrazione, si sono allontanati. Il vice presidente Calcagno Spataro ha dovuto prendere atto della mancanza del numero legale, che si è ripetuta anche nella sedute aggiornate ad un ora dopo e al giorno dopo.  La seduta del consiglio comunale del 2 settembre scorso, da me presieduta, invece, si è svolta così come segue. Dopo la discussione di alcune interpellanze, sono passato all’ultimo punto dell’odg, cioè  il conto  consuntivo, per il quale il Comune aveva già ricevuto la diffida dal commissario ad acta, essendo il termine per l’approvazione del rendiconto di gestione già scaduto. A questo punto, ha preso la parola il consigliere di minoranza del Pdl  Gaetano Calcagno che ha criticato il comportamento della maggioranza parlando di ripicche dei consiglieri ed  evidenziando, sostanzialmente, come per l’approvazione dello strumento contabile, non c’erano neanche i consiglieri di maggioranza. Faccio notare che del gruppo di maggioranza era assente solamente il consigliere Filippo Arena mentre, prima della trattazione del consuntivo, era uscito dall’aula il consigliere Sarino Mendola. A questo punto, il gruppo di minoranza(PDL) composto da Gaetano Calcagno, Rosario Filiddani, Nunzio Ciantìa,  Angelo Calì  ha abbandonato l’aula. Stessa cosa hanno fatto gli altri consiglieri di minoranza Nuccio Lo Monaco e Davide Alessi. La seduta è stata così sospesa, ma alla ripresa, cioè un’ora dopo, mancava ancora una volta il numero legale,  ho così rinviato all’indomani pomeriggio  la seduta. Il giorno dopo erano presenti, oltre al sottoscritto, i consiglieri: Angelo Calcagno, Giuseppe Calcagno Spataro, Giuseppe Mirci, Rosario Costa, Angelo  Calì.  Constatato il  numero legale dei presenti ho dichiarato aperta la seduta.  A questo punto ho preso la parola, rilasciando una dichiarazione, nella quale ho fatto presente quanto segue: L’approvazione del conto consuntivo un atto politico dell’amministrazione; poichè non c’è  stata sinergia tra quest’ultima ed il consiglio comunale e in qualità di presidente del consiglio, non sono stato coinvolto nelle scelte politico-amministrative dell’amministrazione, decido di abbandonare l’aula.  Poco prima di allontanarmi dall’aula consiliare ho invitato il Vicepresidente del Consiglio Giuseppe Calcagno Spataro a sostituirmi. Faccio presente, altresì, che iI conto consuntivo poteva essere approvato con soli cinque consiglieri ma, dopo di me, anche Angelo Calì ha abbandonato l’aula.  Questo il resoconto delle sedute di  consiglio del 2 e del  3 settembre u.s.

  

n.d.r.: L’articolo è stato redatto grazie alle informazioni ricevute da uno dei consiglieri presenti, una persona che viene reputata abbastanza seria. Comunque in ogni caso la sostanza delle cose non cambia, anche il Presidente del Consiglio “ha abbandonato l’amministrazione”.