Enna. Ricorre in tutta la sua solennità la festività dell’Esaltazione della Croce al Santuario di Papardura

Santuario di PaparduraEnna. Ricorre oggi in tutta la sua solennità la festività dell’Esaltazione della Croce presso il Santuario di Papardura ad Enna.
La festività conosciuta da molti ennesi come il “Signore di Papardura” è molto sentita dai fedeli ennesi che ogni anno il 13 e 14 settembre si radunano presso il Santuario di Papardura per partecipare alle celebrazioni eucaristiche. Ed infatti in questi due giorni dalle 7 del mattino alle 12 si susseguono le celebrazioni eucaristiche; oggi, nel giorno di festa, inoltre sarà celebrata da padre Angelo Lo Presti una messa alle 19 al termine della quale ci sarà la benedizione con la spina Santa che verrà portata sul Calvario posto su una roccia esterna al Santuario.
Ad occuparsi della solennizzazione di questa ricorrenza è la deputazione dei massari retta da Calogero Lo Manto; essi oltre a tenere vivo il culto del Crocifisso si occupano della tenuta del Santuario e della sua manutenzione (per ultimi il ripristino dei servizi igienici, il tetto ed il pavimento dei locali adiacenti). “Potere rappresentare la deputazione dei massari è un piacere eccezionale” ammette Calogero Lo Manto nel suo primo anno di mandato: “Questa carica comporta molto impegno, ma tra di noi c’è molta collaborazione” ha aggiunto Lo Manto.
I festeggiamenti in onore dell’Esaltazione del Crocifisso iniziano all’indomani della festa in onore della Madonna di Valverde (in programma l’ultima domenica d’agosto) con la raccolta in città che avviene alla presenza dei muli bardati e del suono della “ciaramedda”, mentre dopo una settimana, dal lunedì al mercoledì, è ormai tradizione che le donne, per lo più le mogli dei massari, ma anche devote, si ritrovano al Santuario per il confezionamento delle “cudduredde” (acqua e farina), prodotto tipico di questa festa dalle radici antiche e dal rito propiziatorio contro la carestia. Quest’anno sono stati utilizzati 850 quintali di farina e sono state oltre 160 le donne impegnate: “Per noi è ormai una tradizione” spiegano Nunziatina Lo Manto e Ada Valvo: “Lo facciamo con amore e devozione, ci sentiamo parte integrante e la realizzazione delle cudduredde avviene grazie anche alla collaborazione di tante altre donne”.
Di recente, nell’ambito del restauro del Santuario, sono stati realizzati dei lavori alla Croce esterna a cura di Vincenzo Severino e ai mosaici esterni a cura delle famiglie Timpanaro e Comito e del Lions.

Antonella Santarelli