A spasso per Enna bassa un altro serpente
Enna-city - 16/09/2010
Enna. A distanza di appena un mese un altro caso di serpente in casa si verifica ad Enna e per fortuna anche questa volta si è trattato di un serpente inoffensivo. Lo scorso martedì una pattuglia del distaccamento forestale di Enna Bassa, formata dagli ispettori Giovanni Milano e Salvatore Puglisi, è stata allertata per la presenza di un “natrice del collare” ad Enna Bassa in via Boris Giuliano; il serpente è stato trovato in cucina e dopo essere stato catturato è stato consegnato alla biologa Rosa Termine che l’ha subito messo nel suo habitat naturale. Il “natrice del collare”, infatti, vive in ambienti umidi dove trova anche le sue prese e quindi nei pressi del lago di Pergusa.
Si tratta di un giovane esemplare di Natrice dal collare (Natrix natrix) appartenente alla Famiglia: Colubridae. L’esemplare ritrovato misurava cm 40 di lunghezza e presentava, al collo, una circonferenza di cm 2.
La Natrice dal collare (nella foto di R. Termine) è una specie non velenosa tipica del lago di Pergusa e dei canaloni con acqua.
Questa specie predilige gli habitat umidi, cibandosi di anfibi e pesci; comunque non è raro trovare esemplari adulti in luoghi più aridi, dove adatteranno la loro dieta andando a caccia di lucertole e piccoli roditori. Questo rettile ha abitudini diurne e nuota agilmente.
E’ una specie ad ampia distribuzione; si trova in Europa, Africa nord-occidentale, Asia Minore e Asia occidentale e centrale, fino al lago Baikal.
La specie è elencata nel D.P.R. n° 357 dell’8 settembre 1997 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE”.
Sicuramente fa più notizia l’avvistamento al lago di Pergusa di una qualsiasi nuova specie di volatile, ma non bisogna dimenticare che sia rettili che anfibi, considerati brutti, inutili e a volte immotivatamente pericolosi, partecipano con ruoli insostituibili all’equilibrio dell’ecosistema-lago e sono considerati validi indicatori ecologici, in quanto molto sensibili ai cambiamenti ambientali; inoltre, contribuiscono alla sua diversità biologica, la cui ricchezza costituisce elemento portante del piano conservazionistico della Riserva. Risulta perciò necessario stimolare, nella cittadinanza, un atteggiamento diverso nei confronti degli anfibi e dei rettili (rane, bisce d’acqua, etc.), animali timidi e sfuggenti, voraci predatori di insetti, molluschi e roditori.
William Savoca