Aidone- Morgantina: La Venere deve rientrare direttamente in Aidone! La voce delle associazioni

Dieci giorni fa, a seguito della conferenza stampa dell’Assessore Regionale Armao ad Enna, e dei conseguenti Comunicati Stampa dello stesso Armao e dell’Assessorere Strano, gli aidonesi hanno appreso che la cosiddetta Venere di Morgantina, nel suo viaggio di ritorno ad Aidone, come prima gli Argenti di Eupolemo, dovrà pagare il pedaggio e fare sosta a Palermo. Si inseguono le illazioni sulle modalità di esposizione: montata, smontata, nelle casse di imballaggio…. visto che la Venere dopo il trafugamento fu fatta a pezzi per essere trasportata più facilmente e che a pezzi farà ritorno dall’America per essere ricomposta una volta per tutte in Aidone.
Dopo questa notizia che avrebbe dovuto scatenare il finimondo, non solo in Aidone ma in tutta la provincia è sembrato invece che il colpo fosse stato incassato come male necessario, ad onore del vero con qualche eccezione a livello locale e provinciale a dimostrazione di quanto questi rientri siano importanti per tutto il territorio ennese. In effetti la comunità aidonese vive ancora una volta un momento di frustrazione, di amarezza e delusione per l’ennesimo scippo di cui è stata fatta oggetto, aspetta forse una parola di verità dai suoi amministratori che la notizia non l’hanno negata ma, apparentemente, continuano ad ignorarla.
I rappresentanti di un gruppo di associazioni aidonesi –ADA, ArcheoClub, AVIS, ChiesAmica, FIDAPA, ProLoco, Rangers – si sono incontrati nel salone della Proloco per fare il punto della situazione ed eventualmente mettere in atto iniziative tese ad evitare che quanto annunciato o paventato si verifichi veramente. È stato messo in evidenza come, dopo anni e anni di stasi nell’economia del paese, di chiusura della maggior parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali ed agricole, finalmente gli eventi hanno creato, soprattutto nei giovani, molte aspettative e favorito un clima di fiducia che si è tradotto nella nascita di iniziative commerciali e artigianali e nella di voglia di investire: barlumi di rinascita che finalmente accendono la speranza che l’emorragia di giovani, alla ricerca di un posto di lavoro al Nord e all’Estero, in qualche modo possa, se non essere arrestato, almeno attenuarsi.
Si è preso atto con preoccupazione del silenzio con cui ufficialmente è stato accolto l’annuncio, dell’opportunità che la Venere venga in ogni modo portata al Museo Archeologico di Aidone dove le è stata destinata la cosiddetta Sala Tematica, che avrebbe dovuto essere adeguata con lo sbadierato finanziamento di 35.000 euro deliberato mesi or sono, e si è pervenuti alla conclusione che qualcosa bisogna fare per evitare che la Venere “passi” obbligatoriamente da Palermo. Sono state proposte ed accolte alcune iniziative forti: una raccolta di firme, da estendere a tutte le comunità cittadine della Provincia e da consegnare al presidente della Regione, anche per ricordargli l’impegno d’onore che il 13 dicembre (al Museo di Aidone nel corso dell’inaugurazione dell’esposizine degli Acroliti) aveva preso, affermando che la Venere sarebbe tornata direttamente in Aidone; una manifestazione a Palermo nella quale coinvolgere tutta la cittadinanza comprese le forze politiche. Ma, per evitare di scavalcare il primo livello di responsabilità costituito dall’Amministrazione Comunale, l’incontro si è concluso con la richiesta al Sindaco, sottoscritta dalle associazioni presenti, di un incontro per fare chiarezza ed eventualmente concordare le iniziative da intraprendere.
Dalla base è stato battuto un colpo, ci auguriamo che non rimanga inascoltato e ci auguriamo anche che qualsiasi iniziativa venga intrapresa da qualunque parte sia finalizzata all’unico scopo: il rientro immediato della Venere in Aidone, lasciando da parte gli interessi individuali e di gruppo, unendo le forze in un’azione sinergica che porterà risultati positivi, come gli aidonesi hanno saputo fare in tante altre occasioni.
F. Ciantia