Troina. Presentato il progetto del “pubblico accesso al defibrillatore”

Troina. A presentare il progetto Pubblico Accesso al Defibrillatore (PAD), sabato pomeriggio nell’aula magna dell’Iiss Ettore Majorana, c’erano i rappresentati di tutti e tre gli enti che l’hanno elaborato: il presidente della Fondazione Danilo Bonarrigo, Arturo Caranna, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Troina, Giacomo Plumari, e la dott.ssa Maura Francese, cardiologa dell’Unita Operativa di Cardiologia (UOC) dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC). Il presidente Caranna e l’assessore Plumari hanno spiegato i motivi per cui la Fondazione Danilo Bonarrigo ed il Comune, in collaborazione con l’AIAC, hanno messo appunto questo progetto PAD. La cardiologa Francese ha illustrato il progetto, che è stato redatto dall’AIAC, secondo le linee guida dell’American Heart Association (AHA), ed approvato dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO). Con l’utilizzo del defibrillatore, si vuole ridurre il numero di morti improvvise provocate dalle alterazioni del ritmo cardiaco, che spesso si manifestano inaspettatamente e all’improvviso anche in persone che non hanno mai sofferto di malattie del cuore. Se si interviene nei primi dieci minuti dal verificarsi dell’evento, applicando sul petto del malcapitato il defibrillatore per ripristinare il normale ritmo cardiaco, gli si salva la vita. Prima del 2001, erano abilitati ad usare il defibrillatore solo medici ed infermieri adeguatamente addestrati. Con la legge 120 del 2001, l’uso è consentito anche al personale non sanitario, a condizione che abbia frequentato e superato dei corsi di formazione autorizzati. Questo oggi è possibile perché i defibrillatori semiautomatici esterni sono talmente evoluti tecnologicamente al punto tale che anche il personale non sanitario può facilmente utilizzarlo, sempre che sia preventivamente addestrato. Il PAD di Troina, il secondo in Sicilia dopo quello dei Comuni della Valle dell’Alcantara ed il primo in provincia di Enna, prevede l’acquisto di 14 defibrillatori e la formazione di 136 volontari del soccorso. Alcuni di questi defibrillatori saranno dislocati nelle farmacie e nelle scuole e negli uffici pubblici. Gli altri defibrillatori saranno destinati ai gruppi locali di volontari della Protezione Civile, Croce Rossa, Anpana e Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale, che li collocheranno sulle loro auto.

Silvano Privitera