Enna. Cinquanta Porsche per un raduno all’Autodromo di Pergusa
Enna-city - 22/09/2010
Enna. Venerdì prossimo il circuito automobilistico ennese sarà invaso da quasi cinquanta Porsche per un raduno, organizzato dal Club Sicilia in collaborazione con l’Ente Autodromo Pergusa, raduno al quale parteciperanno molti soci del club Lombardia. Una “rimpatriata sportiva” che vivacizzerà per un giorno il circuito ennese, in attesa che il circuito possa diventare agibile per manifestazioni nazionali. Si è anche in attesa che inizino quei lavori che sono stati programmati per rendere agibile tutta la struttura per ospitare qualche manifestazione automobilistica di un certo livello, così come promesso dalla Csai. I lavori da effettuare sono diversi, ed alcuni potrebbero iniziare la prossima settimana, mentre qualche altro è stato ultimato. Quelli più importante riguardano la bitumazione di una parte della pista, quella che si presenta maggiormente usurata, e il rifacimento della copertura dei box, che si presentano molto degradati per cui è necessario un intervento immediato e possibilmente definitivo. Le gare di appalto sono state ultimate, i lavori assegnati alle ditte che se le sono aggiudicate, non resta che provvedere all’inizio degli stessi, sperando di far presto perché l’obiettivo è quello di chiudere l’anno con una –due manifestazioni a carattere nazionale in modo da attestare che il circuito pergusino può essere inserito tra quelli attivi, in attesa, ovviamente, che venga realizzata quella benedetta “via di fuga” che consentirebbe di inserire l’autodromo tra quelli in grado di ospitare manifestazioni internazionali, a cominciare dal 2011, dopo sette anni di assenza.
Sulla “via di fuga” c’è un silenzio che preoccupa moltissimo perché si sono fatti pochi passi in avanti,ed in questo senso molto dipende dalla Provincia regionale e dal Comune. In questo periodo il circuito automobilistico è sotto osservazione da parte di Camera di Commercio, Confindustria e Cna, enti che sostengono, giustamente, che l’autodromo può essere un fattore importante di sviluppo per tutto il territorio, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche dal punto di vista culturale, ambientale, e viene richiesto anche l’ingresso di privati che probabilmente, portando finanziamenti freschi, allargherebbero il campo di azione, ma soprattutto il campo delle attività, con l’obiettivo di rendere circuito e riserva naturale attive per tutto l’anno.