Enna. Silenzio sul teatro Garibaldi

Enna. Per i lavori di ristrutturazione e di restauro ci sono voluti diversi anni, ed ora, dopo l’inaugurazione, si sta aspettando che il teatro Garibaldi di piazza Umberto diventi veramente il centro della cultura ennese o almeno lo sperano migliaia di cittadini ennesi. Sino a questo momento le notizie non sono confortanti e mentre in altre città già si incomincia a parlare della nuova stagione teatrale, ad Enna c’è un silenzio preoccupante, anche se il sindaco Paolo Garofalo, interpellato su questa delicata ed importante vicenda, invita tutti a stare calmi perché si sta lavorando per programmare alcuni spettacoli di primo piano. Abbiamo anche ricordato al sindaco e all’assessore alla cultura, Salvo Notararigo, che diversi mesi fa il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, agirino di nascita, presidente del Consiglio di amministrazione del teatro Stabile di Catania, ha dato la sua disponibilità a collaborare per la organizzazione di una stagione teatrale nel capoluogo ennese e poi lo stesso sindaco ha preso contatti con compagnie teatrali, disposti ad inserire la tappa di Enna, nel loro tour siciliano, mentre altre si sono offerte spontaneamente. Le condizioni, attualmente, ci sono per poter programmare una stagione teatrale di un certo livello, ma per preparare un “cartello artistico “ ci vuole organizzazione rapida e concreta ed una certa disponibilità finanziaria, che consenta di poter firmare contratti e quanto altro è necessario per la programmazione di una stagione teatrale che gli ennesi aspettano da quasi un decennio. Ritardare ulteriormente le trattative per la organizzazione di una possibile stagione teatrale potrebbe significare perdere dei contatti importanti e la possibilità di avere compagnie di un certo livello. Non organizzare spettacoli teatrali significherebbe rendere inutili tutti gli interventi di ristrutturazione effettuati, con la conseguenza di vedere il teatro degli ennesi chiuso ancora con grande delusione per tutti perché sul teatro, sul suo possibile impiego, a livello culturale ci spera tutta la collettività ennese e perchè no anche quella dell’intera provincia.

(teatro Garibaldi nell’anno 1920)