Naturalmente più è grande uno stato e più è facile controllarlo, così si sono inventati la globalizzazione imponendo a tutti un modello economico di sviluppo frenetico che oltre a non fare la felicità di chi vive nei paesi sviluppati, affama zone del mondo già povere stravolgendone la fragile economia.
Altro che simbolo celtico, il Sole delle Alpi scelto dalla Lega Nord come bandiera della Padania arriva dall’Africa, e per la precisione dall’Egitto. Si chiamava «seme» o «fiore della vita» ed è rappresentato nel tempio di Seti I ad Abido: i sei tratti verdi concentrici all’interno del cerchio potrebbero non essere dei raggi, ma dei petali. Oppure tutte e due le cose contemporaneamente.
Fatta questa premessa, il quinto capitolo inizia ad analizzare il Sole delle Alpi, prendendo spunto in particolare da quello rappresentato nel murale del bar “All’ancora d’oro” a Borgoforte, nel Mantovano, non lontano dalla sede del parlamento padano. «È un cerchio al cui interno troviamo sei raggi o foglie, visto il colore verde», scrive l’autore ricordando che è stato proprio un articolo apparso sul giornale di partito, la Padania, ad affermare che «la bandiera padana è ricca di significati esoterici».
Il riferimento è alla teoria per cui i sei raggi indicherebbero allo stesso tempo sei «razze» mondiali (caucasidi, mongoli, amerindi, australidi, congoidi, capoidi), sei europee (nordica, baltica, alpina, atlantica, adriatica, mediterranea) e sei padane (galli, italici, veneti, occitani, franco-provenzali, tirolesi, friulani) oltre alla settima, al centro come la «Terra di Mezzo», o «Roma caput mundi», la Padania a riassumerle tutte. Una lettura cosmopolita che sembra ben lontana dagli slogan cui il partito di Bossi ci ha abituato. Ma scavando nella storia si incontra il simbolo della Padania sulle sponde del Nilo, disegnato dagli antichi Egizi a simboleggiare quel concetto di origine di tutta la creazione che lo stesso segno aveva anche per i Celti. Con la differenza che non si chiamava Sole delle Alpi ma «Fiore della Vita». Da qui i legami con altri simboli massonici ed esoterici che il lettore troverà nel libro.
(da: La provincia di Varese)