LA VENERE IN AIDONE: Pacco, doppio pacco e contropaccotto!

Estratto dal D.A. n 46, a firma dell’Assessore Armao, datato 17 settembre 2010, quattro giorni prima del varo del Lombardo quater, in cui lo stesso Armao sarebbe stato investito di una nuova delega, lasciando a Missineo i Beni Culturali. (E’ questo uno dei due decreti contemporanei, il 46 e il 45 in cui si istituisce un Task Force per “curare tutti gli aspetti logistico operativi connessi alla restituzione dell’Afrodite di Morgantina, attualmente esposta presso il Paul Getty Museum di Los Angeles, sino alla sua collocazione definitiva presso la Chiesa di San Domenico ad Aidone”)

“….CONSIDERATO che nel mese di gennaio 2011, a seguito della laboriosa attività di recupero dispiegata, si concretizzerà, con il suo arrivo in Sicilia, la formale restituzione

al patrimonio archeologico siciliano dell’Afrodite di Morgantina;

RITENUTO che per dare degno risalto a tale evento, che si innesta nel solco dell’attività

di recupero e valorizzazione di ineguagliabili reperti archeologici siciliani e della loro collocazione nel contesto originario, si è determinato di allestire, prima della definitiva sistemazione nell’area archeologica di Morgantina, un evento espositivo e celebrativo presso il Palazzo dei Normanni…….E’ ISTITUITO UN COMITATO PARITETICO al quale è conferito il coordinamento delle attività e delle iniziative propedeutiche alla realizzazione, presso Palazzo dei Normanni, della mostra celebrativa per la restituzione al patrimonio archeologico siciliano dell’Afrodite di Morgantina……….GLI ONERI derivanti dalla realizzazione di tali attività graveranno sui fondi dell’otto per mille appositamente destinati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali alle attività connesse al rientro in Italia dell’Afrodite di Morgantina……”

                                               

Queste parole non avrebbero bisogno di commento; l’assessore Armao, ormai consapevole del cambio di guardia all’assessorato, che fin a quel momento aveva guidato, ha voluto lasciare una pesante eredità al suo successore, dare certezza normativa all’annuncio che aveva proclamato nel corso della ormai famosa conferenza stampa tenutasi ad Enna il 7 settembre.

Secondo atto. L’incontro convocato il primo ottobre in Prefettura di tutti gli attori in causa, tranne il nuovo assessore Missineo, si è concluso con la decisione dell’arrivo ad aprile della Venere in Aidone, confermando quanto si era temuto fin dal prima momento, e i due decreti ne sono la riprova.

Gli aidonesi non riescono a digerire questo rospo, le Associazioni hanno chiesto al Sindaco di sposare la causa del rientro della statua in Aidone fin dall’arrivo in Sicilia dagli Stati Uniti, ma il primo cittadino si ritiene più legato al patto stipulato con i referenti regionali che a quello con i suoi elettori. Hanno preso invece una posizione netta la maggioranza dei consiglieri comunali, sia chi stava fino a pochi mesi fa tra i banchi dellla maggioranza, che l’opposizione “storica”. Si sono uniti, fuori da ogni inutile e sterile polemica o da giochi individuali, alle associazioni che portano avanti univocamente una sola richiesta, quasi una parola d’ordine: “La Venere deve tornare direttamente in Aidone, senza soste e deviazioni”.

In attesa che i lavori di San Domenico siano banditi, affidati, realizzati…(finalmente nel corso dell’incontro in Prefettura hanno ammesso che l’iter durerà almeno due anni, fino ad oggi volevano ad ogni costo che tutti credessimo alla favoletta dell’appalto concorso che entro aprile avrebbe consegnato alla cittadinanaza aidonese un pacchissimo-dono: San Domenico con la Venere dentro!) …il museo archeologico è idoneo ad accoglierla per ammissione due responsabili diretti, l’architetto Campo della Direzione Generale dei BB.CC.AA.e il dottore Caruso, responsabile del Parco di Morgantina.

Un’ultima riflessione: in tempo di vacche magre, quando chiedono alla periferia dell’impero  di celebrare le nozze con i fichi secchi  – lo si è visto in occasione degli Acroliti – si organizza un evento espositivo e celebrativo, degno di cotanto comitato, il cui costo è da coprire con i soliti soldi, sempre gli stessi, quelli del lotto (o otto per mille? È un altro finanziamento o è sempre lo stesso), che dovrannno pure finanziare il restauro di San Domenico, l’allestimento del nuovo spazio museale, l’evento del rientro in provincia, il decoro urbano di Aidone (o no?) e quant’altro…

Vorremmo chiedere al dottore Armao: è proprio necessario, inevitabile?  Se fosse vero che la statua resterà nelle casse smontata, ma a questo punto tutti i dubbi sono leciti, cosa ci guadagnerà il Palazzo Reale della capitale da un’esposizione monca ? Quanto ha da perdere invece il nostro paese e la nostra provincia da un evento consumato già altrove?

Ricordiamo ancora l’efficace campagna pubblicitaria fatta in occasione dell’evento Acroliti!

F.Ciantia

 

ERA ORA! LA PUBBLICAZIONE DEI DECRETI DELL’ARMAO ha fatto finalmente capire al nostro sindaco e alle sue assessore che quanto ripetiamo da giorni – l’esposizione della VENERE a Palermo- è non un “compresibile desiderio” dell’assessore Armao ma un fatto certo sul quale lo stesso ha messo un bel carico …..ecco l’ammissione di ingenuità del sindaco per bocca del suo solito portavoce. Non vogliamo fare i maramaldi, ma forse è giunto il momento che sindaco e seguito comincino a prendersi le proprie responsabilità davanti alla cittadinanza. SCINTINI sì, gli aidonesi, ma,  come i vulcani dormienti, quando si svegliano  fanno scintille!

ecco il testo:

IL SINDACO DI AIDONE FILIPPO GANGI SUI DECRETI ASSESSORIALI RELATIVI AL RITORNO DELLA VENERE DI MORGANTINA “COLPO DI MANO O COLPO DI CODA?”

“In tante occasioni abbiamo potuto apprezzare la linearità, la coerenza e la trasparenza dell’Assessore Armao, cui abbiamo sempre riservato altrettanta correttezza e chiarezza di posizioni – dice il sindaco di Aidone Filippo Gangi – per questo ci stupisce ancora di più la coppia dei decreti assessoriali, nn. 45 e 46, entrambi del 17/09/2010, esitati pochi giorni prima di passare, come si sa, all’Assessorato al Bilancio nel governo Lombardo quater, che introducono con molta enfasi la novità, riguardo all’Afrodite di Morgantina, di “… un evento espositivo e celebrativo presso il Palazzo dei Normanni … “ a Palermo, di cui si dovrebbero occupare una “task force” e un “comitato paritetico”, istituiti appositamente. Sarebbe, è bene sottolinearlo con forza, tutto a discapito di Aidone che così rimarrebbe ad assistere a un evento consumato altrove in pompa magna, derubricando l’inaugurazione di Aidone, a questo punto, chissà come e chissà quando, a evento secondario, a cui chiamare il Presidente della Repubblica susciterebbe più di un imbarazzo. Occorre rimediare. Vanno benissimo “task force” e “comitato paritetico”, necessariamente integrando i due organismi con un rappresentante del Comune di Aidone, ma per organizzare l’importante evento direttamente ad Aidone-Morgantina, luogo di provenienza dell’Afrodite, cosa che renderà palpabile la forte carica simbolica di riparazione a un misfatto, con la restituzione del preziosissimo reperto al suo contesto originario, che la Regione Siciliana, a ragione, persegue con determinazione.

……………….”.